Email Marketing

10 strategie utili a migliorare l’open rate della tua email

Hai imparato 143 strategie per incrementare la tua mailing list e hai inviato alla tua audience l’email perfetta…sei un grande! Ma adesso?

Ora è il momento di connettersi con l’audience, costruire delle relazioni e condurli verso il cammino che porta a un engagement continuo.

Uno de modi più efficaci per raggiungere questo obiettivo è attraverso la comunicazione via email.

Nei post che seguiranno condividerò diversi modi per perfezionare le tue campagne di email marketing.

Prima di addentrarci in queste 10 strategie, è importante sapere da che punto parti.
In media, l’Open Rate delle email mondiali è 17,1%, come mostra il grafico del Silverpop Email Marketing Benchmark Study.

Come puoi vedere, c’è una sostanziale differenza fra gli OR degli USA, la cui media è 16,8%, e il primo quartile che è al 38,5%.

La cosa incredibile è che il tasso con cui un quarto delle email è stato aperto è veramente grande e, a meno che tu non faccia parte di quel quartile (e anche se ne fai parte), dovresti essere più motivato a migliorare la tua situazione.

Dopo aver letto le strategie, lascia un commento e dimmi su quale di queste ti focalizzerai per prima.

Pronti, partenza, via!

1. Segmenta la mailing list

MailChimp si inoltra fin dentro i dettagli più piccoli dei propri dati per scoprire i vari vantaggi della segmentazione della mailing list. Ecco un paio di statistiche che sono emerse dalla loro ricerca: globalmente, la segmentazione pubblicitaria ha incrementato gli OR (Open Rate) del 14,444%, mentre le campagne segmentate da un utente attraverso la registrazione, li ha aumentati del 18,852%.

È chiaro, dunque, che puoi creare liste migliori ponendo la giusta domanda direttamente dal modulo della registrazione, le cui informazioni possono essere utilizzate per inviare messaggi diversi ai vari gruppi di iscritti.

In un altro studio, è stato chiesto ai lettori di Hubspot perché hanno scelto delle newsletter al posto di altre e ne è emerso che il 38% di loro si iscrive perché sa che in quel modo riceverà delle email che soddisferanno i loro bisogni.

Quegli stessi iscritti non apriranno più le email qualora esse non contenessero più informazioni soddisfacenti.

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Pensa alla domanda che potresti fare al fine di segmentare la tua lista in più profili, poi crea un messaggio da inviare a ognuno di essi con un unico oggetto , per aiutarti con la segmentazione.

Uno dei motivi per il quale ho abbandonato AWeber in favore di Infusionsoft è proprio la possibilità di segmentare al meglio i miei iscritti.

Consiglio

La parte più bella arriva una volta che hai costruito un buon livello di credibilità su una solida base di utenti “segmentati” e quando promuovi il tuo prodotto, puoi creare delle landing page per dei segmenti specifici, con la conseguenza che il tasso di conversione aumenterà.

2. Fai attenzione al numero di email che invii

La frequenza con cui invii le email ha un forte impatto sui tuoi utenti: se le mandi raramente, ci sono alte probabilità che si dimentichino di te, ma inviarne troppo spesso potrebbe infastidirli.

Il numero degli utenti che si cancella dalla mailing list a causa delle troppe email è cresciuto nel tempo, perciò il miglior consiglio è quello di creare una sorta di calendario e rispettarlo così, invece di inviare raffiche di email a caso, imposterai una frequenza predefinita che non infastidisca i tuoi iscritti.

Consiglio

Spesso la metà delle persone che si sono cancellate dalle varie Mailing List avrebbe deciso di continuare ad essere un iscritto se avesse ricevuto meno email.

Permetti, quindi, ai tuoi iscritti di scegliere la frequenza delle email magari e segmenta la tua lista in base a ciò che scelgono.

Groupon, ad esempio, ha una diversa frequenza per l’invio delle email rispetto a un blog che sforna nuovi contenuti tre volte a settimana.

Pensa al tipo di contenuto che vuoi inserire nelle tue email, poi prova i vari periodi in cui puoi inviarle attraverso dei test o semplicemente tieni traccia degli unsubscribe, dell’OR e dei click nelle diverse prove.

3. Invia le email al momento opportuno

mailing list

Adesso che hai creato l’email perfetta: in che giorno e a che ora sarebbe meglio inviarla?
Dipende dalla tua mailing list e dalla tua audience, anche se vi sono delle regole generali da tenere in considerazione.

Le statistiche dicono che durante i giovedì gli OR aumentano più degli altri giorni di circa il 10%, mentre i weekend hanno le medie più basse, perché molto probabilmente quelli sono i giorni in cui ci sia allontana un po’ dal computer, tuttavia vi sono delle aziende che raggiungono i più alti OR durante i fine settimana o come nel mio caso, raggiungo le conversioni in vendite più alte durante il fine settimana tramite l’email marketing.

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Ad esempio, se stai promuovendo eventi e feste in un locale, invierai delle email proprio nei giorni di venerdì e sabato.

Considera il tuo tipo di azienda e il momento in cui la tua audience preferisce ricevere delle notifiche, al fine di dare agli utenti ciò che desiderano di più.

Per quanto riguarda l’orario, anche questo è un dato da prendere in seria considerazione. Il momento della giornata in cui le email sono aperte maggiormente è dalle 7:00 alle 11:00 del mattino, quindi sembrerebbe che quelle sono le ore più indicate per inviare email.

Tuttavia in alcuni mercati ho notato che inviare alle 17:00 mi portava grossi risultati ed alcuni americani hanno evidenziato come inviare durante la notte possa essere utile, in quanto le stesse email avrebbero potuto essere aperte la mattina seguente.

Gli utenti leggono prima le ultime email che ricevono, pertanto fai tesoro di queste statistiche e utilizzale anche tu, ma ricorda di testare qualsiasi cosa perché il “momento migliore” potrebbe cambiare dall’oggi al domani e tu potresti non guadagnarci abbastanza.

4. Aggiungi un interrupt nell’oggetto

Inserire un interrupt nell’oggetto attira l’attenzione molto di più, facendo aumentare l’OR.

Ad esempio, la campagna per la racconta fondi di Obama del 2012, ha raccolto 690 milioni di euro attraverso la sensibilizzazione via email: hanno iniziato a testare alcune email inviandole a una piccola parte della mailing list vedendo quale oggetto attirasse maggiormente l’attenzione e facesse in modo di far concludere la donazione e quando hanno visto cheHey” era al primo posto, hanno iniziato a inviare email con questo intercalare tipico di un amico.

Aggiungere qualcosa di personale o familiare funziona, quindi prova a utilizzare qualcosa del genere e vedi cosa succede.

In uno studio è emerso che gli oggetti più strani sono quelli che incrementano maggiormente gli OR (50%); un esempio è il “…sei tu?” su cui si clicca più facilmente anche se non si conosce il mittente, solo perché è un messaggio che risulta familiare. Ricorda che il tuo stile di marketing è e sarà sempre fondamentale.

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5. Scrivi un oggetto che susciti emozioni

mailing list

Questo punto è strettamente collegato al precedente, solo che oltre a creare un oggetto familiare o strano, aggiunge una punta di emozione in più.

Copyblogger ha condiviso quattro parole che hanno innalzato l’OR del 90%, “You are not alone”, che in italiano diventano tre, “Non sei solo”.

È una frase che funziona per il desiderio di compagnia e sostegno che innesca il pensiero “Visto che non voglio rimanere solo, mi aiuterà sicuramente”. Provala, testa questa frase poi controlla gli OR.

Qui sotto, ti mostro le 100 frasi/parole che SalesForce propone come oggetto.

Fammi sapere nei commenti qual è la tua preferita.

6. Invia email come se fossi una persona reale

Hubspot ha testato come nome del mittente “Hubspot” e “Franco Rossi, Hubspot” e ha constatato che inserire il nome di una persona reale aumenta sia gli OR che il tasso dei click.

Di nuovo, essere più familiare e, in questo caso, umano aumenta le probabilità di incrementare il livello di engagement.

7. Mantieni la mailing list pulita

Vuol dire rimuovere gli iscritti inattivi, quindi utilizza le informazioni del tuo autoresponder per vedere chi è o non è attivo: è importante disporre di un processo per la loro eliminazione e, anche se può sembrare controproducente e brutto, non esitare e fallo per il bene della tua lista.

Per migliorare la percentuale delle email che realmente raggiungono l’inbox si consiglia di: capire cosa “inattivo” significhi per te, se un utente non apre un’email da sei mesi, potrebbe intaccare il tuo OR e l’email deliverability, segmentare gli utenti inattivi e creare una campagna di ri-engagement per cercare di farli tornare attivi, includendo magari delle offerte o chiedendo amichevolmente perché non aprono più le email, infine, se non portano engagement, eliminarli.

8. Testa sempre tutto

Te lo ripeto ancora: testa qualsiasi decisione che prendi.

MailChimp ha condiviso i risultati di sette anni di A/B test: il cambiamento dell’oggetto ha incrementato la media degli OR del 9%, l’aggiornamento del nome del mittente del 12% e il test per l’invio delle email nel momento più opportuno del 9,3%.

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Anche Kissmetrics ha condiviso alcuni consigli su come testare le campagne pubblicitarie via email con l’A/B test, l’importante è provare un cambiamento alla volta.

Come per la campagna di Obama, testa le tue modifiche con una piccola porzione della mailing list e quando vedi che funziona, includi anche gli altri iscritti.

9. Evita il filtro spam

Per risolvere il problema del filtro spam, che nell’83% dei casi non permette all’email di raggiungere l’inbox desiderato, leggi questo post in cui vengono condivise un po’ di informazioni per tenerti lontano dalla posta indesiderata 😉 .

Altro consiglio che posso darti è di evitare i caratteri rossi: anche se non credo che i marketer utilizzino le scritte rosse, è importante sapere che anche il tipo di colore che viene utilizzato è fondamentale.

Un altro è quello di includere la data nell’email in modo da provare che il tuo messaggio sia autentico al fine di accrescere la credibilità agli internet provider.

10. Cerca di fare una meravigliosa prima impressione

Aumentare gli OR vuol dire aumentare l’esperienza dei clienti: se prometti di fornire una guida per qualcosa, assicurati che sia esauriente sotto ogni punto di vista, mettiti nei loro panni.

Non solo, offri loro una sorta di premio o qualcosa extra che non si aspettano: oltre al fatto che ti ameranno per sempre, questo espediente ti aiuterà a far risaltare la tua fra le tante email che ricevono. Qui trovi una guida su come creare un Lead Magnet irresistibile.

Conclusione

Spero che tu abbia trovato queste 10 strategie utili per incrementare il tuo Open Rate. Se sì, ti ringrazio anticipatamente qualora volessi condividere questo post.
Se ne hai altre da aggiungere, lascia pure un commento, sarò ben felice di leggerlo.

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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2 commenti

  • Grazie per questo contenuto. Mi permetto di consigliare un servizio di mailing list davvero molto utile e semplice da utilizzare, del tutto simile se non migliore a mailchimp, in quanto tutto in italiano, con un servizio di supporto davvero molto efficiente e con 5000 contatti gratis. Si chiama Mdirector.com.
    Comprende tutti gli aspetti che ha valutato in modo molto dettagliato. Ho abbandonato mailchimp quando ho trovato questo servizio essendo partito con già quasi 4000 contatti… Faccio i miei complimenti a questo utilissimo blog, che sto davvero studiando con grande interesse.
    Grazie ancora
    Luigi