Se ti definisci un imprenditore e sai che un giorno spaccherai con il tuo business, se ti ritrovi a fantasticare su come sarà la tua vita quando avrai realizzato il tuo progetto, ma quando scendi sulla Terra hai l’impressione di essertene andato con la mente in un universo parallelo irraggiungibile, questo articolo è stato scritto per te 😉 .
Di cosa ti occuperesti?
E se ti dicessi che quel giorno è esattamente oggi, sapresti rispondere?
A volte la risposta ce l’hai esattamente sotto ai tuoi occhi, ma anche una volta scovata ti racconti la balla più grossa che potresti dirti:
Non ce la farò mai!
Ma ci hai provato? Dopo che ti sei ripetuto varie volte non ce la farò mai, la seconda frase che ti viene in mente diventa:
Non so nemmeno io cosa voglio!
Se vuoi diventare un marketer, ma ci stai fantasticando un po’ troppo sopra, attenzione, fantasticarci su è l’inizio della fine. Fantasticare distacca dalla realtà, e quindi dal mettere in pratica quello che vorresti fare.
A proposito…se stai pensando di avviare un business online ma hai un lavoro full time che ti ruba tutto il tempo, sicuramente questa checklist ti sarà di grandissimo aiuto
Aumentando la pratica e riducendo all’osso la teoria, ogni cosa diventa fattibile.
Non a caso aver visto qualcuno raggiungere un obiettivo, ci permette di iniziare a pensare che quell’obiettivo non sia poi così irraggiungibile. Magari rimane lontano, ma fattibile!
Vediamo una per una, tutte le scuse che ti stai raccontando per non iniziare il tuo business online, in modo da evitarle, prendere in mano la tua vita e realizzare quello che finora è stato solo un sogno.
1) Partire quando si è pronti
Non vorrei deluderti dicendo che “no, non arriverà mai un giorno in cui ti sveglierai pronto” e se ti dovesse capitare, molto probabilmente si tratterebbe di una fiamma che finirebbe col spegnersi nell’arco della mattinata.
Non puoi rimanere dipendente delle tue emozioni, o peggio, aspettarle.
Le emozioni nascono, muoiono, non rimangono costanti nel tempo.
Sentirsi pronti fa parte di un’emozione, invece, per iniziare un business e metterlo in piedi, devi semplicemente iniziare.
Devi avere un piano e seguirlo. No excuses. Se nel giorno A devi fare B, dovrai fare B. Stop.
E con un passo non intendo un’idea, ma una singola azione che ti avvicini al secondo passo e poi al terzo e via andare…
2) Domani lo faccio
Decidere di iniziare e fare un piano ci porta inesorabilmente ad imbatterci nella seconda scusa mastodontica che ci raccontiamo. La scusa che ti ripeti ogni giorno, e così come per magia ti ritrovi a scrivere i tuoi propositi dell’anno nuovo senza aver fatto un solo passo verso il tuo obiettivo.
“Domani lo faccio” non è in realtà solo una scusa, alcuni dicono che è pigrizia, ma secondo me…
la pigrizia non esiste
Dare il giusto nome alle cose aiuta a semplificarti la vita. O almeno a iniziare a comprenderla.
Il giusto nome è paura
Hai paura di fare una determinata cosa e quindi non la fai e ti racconti che non lo fai per pigrizia.
Iniziare ad ammettere questo concetto nei confronti di te stesso è già un passo verso la consapevolezza che ti porterà a decidere veramente di iniziare… ieri.
3) Non ho tempo
Hai a disposizione 24 h al giorno. La notizia positiva è che come te, anche tutte le altre persone al mondo hanno a disposizione le stesse ore, anche quelle che hanno già realizzato il loro progetto e lo stanno portando avanti con successo.
Per cui viene spontaneo domandarsi:
perché loro riescono a trovare il tempo e io no?
Perché loro hanno imparato a dire una parola così semplice, quanto fondamentale, che dovrai imparare a pronunciare più spesso se vorrai iniziare il tuo business: NO.
Purtroppo, si è troppo abituati a dire sempre SI a tutto, e questo, esattamente questo, non ti permette di avere il tempo da dedicare al tuo progetto in cantiere.
Impara a scegliere. La prossima volta che dirai SI a qualcuno o a qualcosa, pensa sempre che nel momento stesso in cui stai pronunciando questa singola sillaba, stai dicendo NO a qualcos’altro.
Scegli. Hai la possibilità di farlo sempre.
Veramente sempre.
Quando pensi che in realtà non hai scelto nulla, sbagli. Non scegliere e continuare verso una strada che apparentemente ti sembra di non aver scelto, è già una scelta.
Ovviamente, come per la scusa “Domani lo faccio”, anche “Non ho tempo” nasconde una delle motivazioni e ulteriore scusa che ti racconti ma che come detto, non ammetti. Hai una paura tremenda.
4) Paura
La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati, la nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura, è la nostra luce non la nostra oscurità che più ci spaventa.
Timo Cruz
Ti sembrerà assurdo ma spesso la paura che si ha non è quella del fallimento, ma quella di avere successo.
Cosa accadrebbe se ti dovessi ritrovare ad aver intrapreso la strada che hai in progetto da tempo?
Dovrai darti da fare, dovrai osare, e sopratutto dovrai esporti. Potrebbe essere che l’idea di impegnarti davvero a perseguire questo obiettivo ti spaventi non poco, perché ti mette di fronte a una probabile, quanto prevedibile condizione: cambiare.
Resistiamo così tanto al cambiamento che finiamo per non spingerci oltre, non conoscere nemmeno dove possiamo davvero arrivare.
Un giorno lessi questa frase:
o che grande business avresti potuto creare…
Si riesce ad aver paura anche di rimanere soli, di non riuscire più a dedicare il tempo a tutte quelle cose che potevi permetterti di fare quando ti raccontavi che non avevi tempo. Nel momento in cui inizi a dare come risposta qualche NO, qualcuno potrebbe ribellarsi, qualcuno potrebbe non capire.
In quel momento capirai quanto forti sono le motivazioni che ti hanno spinto a intraprendere questa strada e se lo saranno abbastanza, terrai duro.
Chi ti conosce davvero capirà e ti sosterrà. Chi non capirà, permettimi di dirti che probabilmente non ti avrebbe comunque capito e grazie a questa occasione avrai la possibilità di selezionare chi davvero potrà seguirti in questo percorso.
Lasciati andare al cambiamento, perché muovendo i tuoi primi passi nella realizzazione del tuo business ti accorgerai immediatamente di quanto ogni passo che farai in avanti ti avvicinerà sempre di più a quello che vuoi e purtroppo potrebbe capitare di dover lasciare qualcosa per strada, semplicemente perché quella è una strada che non fa più per te.
Circondati di persone che hanno i tuoi stessi obiettivi. Frequenta i loro posti, anche se questi dovessero essere virtuali. Non hai idea di come, entrare a far parte volontariamente del mondo di cui vuoi far parte ti permetterà di conoscere persone che scoprirai essere esattamente come te e questo ti farà sentire finalmente nel tuo posto.
E’ sempre tua la scelta.
5) Cercare certezze
Nessuno potrà mai dartele, per cui non cercarle, ma impegnati a crearle.
Inizia, fai dei test e vai avanti, cerca risposte solo tramite la pratica, la tua esperienza.
Non fermarti davanti a supposizioni o “se…” “ma…” .
Crea un prototipo, senza pensare che il tuo primo progetto diventerà quello di punta, quello che ti permetterà di realizzarti, probabilmente non lo sarà, probabilmente fallirà, ma tramite quel fallimento avrai imparato una lezione che nessun corso in aula o online ti potrà mai dare.
Di recente mi è stato chiesto se avrei licenziato un dipendente che aveva commesso un errore costato alla società 600’000 dollari. Ho risposto No. Ho semplicemente speso 600000 dollari nella sua formazione.
Thomas J.Watson fondatore di IBM
6) Non sono capace
Le tre parole più terribili che puoi pronunciare, sono in grado di paralizzare chiunque.
Anche la persona più competente in una determinata task non è nata sapendola fare, ma l’ha imparata facendola. Se non sei capace di fare qualcosa, falla.
Inizia dalla cosa che ti fa più paura.
Ora ti starai chiedendo:
ma se non sono capace, come faccio a farla?
Non c’è competenza di questo mondo che tu non possa acquisire cercando, navigando sul web, oppure semplicemente chiedendo.
Procedi per step.
Non guardare ciò che non conosci come se fosse qualcosa di inavvicinabile. Non lo è. Forse è solo qualcosa di troppo grande e per questo ti fa paura e blocca.
In quel caso, dividi la task in più parti e procedi per step, non fare due scalini alla volta, e vedrai come una volta arrivato all’ultimo, ti guarderai indietro consapevole di aver fatto una maratona ma, di esserci riuscito.
Nel caso in cui tu non voglia partecipare direttamente al processo di alcune task, delegale.
Impara a farlo già da subito, se puoi. Prima o poi dovrai comunque farlo, per ottimizzare il tuo tempo e lavoro.
7) Guardare a che punto sono gli altri
Guardare i successi degli altri è stimolante, ci aiuta a immedesimarci in una veste che vorremmo fosse nostra e fa bene ma, fino a un certo punto.
Focalizzarci sui successi degli altri ci rende piccoli. Incapaci.
Non bloccarti guardando chi ce l’ha fatta.
Come te, quella stessa persona di successo che tu ora guardi con occhi pieni di ammirazione e stima , ha vissuto tempo fa la stessa condizione che stai vivendo tu. Come ogni cosa che viene realizzata, prima viene sognata, idealizzata e poi viene innescato un processo.
Il processo che ti permette appunto, di realizzarla.
Quando si guarda il successo di qualcun’altro non si conosce il processo, non si conosce come ce l’ha fatta, si sa solo che ce l’ha fatta.
Crea il tuo processo.
Come ti vedi fra 1 anno?
Se ti concentri su dove vorresti essere e cosa vorresti fare nel futuro, potresti non credere veramente alle tue risposte. Potrebbe sembrarti tutto irreale, irraggiungibile.
Pensa a quello che hai già fatto, a dov’eri sei mesi fa e cosa facevi.
Ricordati quella volta in cui ti sei detto che non saresti mai riuscito a fare una determinata cosa o a risolvere una determinata situazione e invece, ci sei riuscito meglio di quanto potevi aspettarti.
Rivolgi i tuoi pensieri alle azioni che hai già fatto, non a quelle che devi ancora fare.
Abbi fiducia. Abbi fiducia in te stesso.
8) Accontentare tutti
Ebbene si, non cadete nella trappola di voler accontentare o piacere a tutti, è l’unica certezza che abbiamo: non accadrà.
Dedicati alle persone a cui vuoi rivolgerti, ma parti preparato. Non tutti potrebbero apprezzare il tuo lavoro, non tutti potrebbero condividerlo.
Potresti attirare l’attenzione di invidiosi, o semplicemente di nullafacenti.
A te questo non dovrà interessare.
Se sarai consapevole di non poter accontentare tutti, riuscirai a non farti distrarre da questa trappola.
Decidere di avviare un business è una scelta, e come tutte le scelte ha i suoi risvolti positivi e negativi. Esporsi fa paura, ma ti permette di diffondere quello che vuoi fare, la tua mission.
Se credi in quello che fai, niente e nessuno potrà fermarti, per cui vai avanti per la tua strada e chi saprà riconoscere il tuo valore ti seguirà.
9) Un unico progetto
Dedicati a un solo progetto per volta. Te lo ripeto.
Dedicati a un solo progetto per volta.
Se hai tante idee, tanti progetti, ma sono tutti dentro al cassetto, apri quel cassetto, scegli un solo progetto e dedica tutte le tue forze e tutto il tuo tempo a quello.
Una volta che sarai riuscito a crearne uno, avrai tutto il tempo di crearne altri, ma sempre uno per volta.
Siamo diventati tutti multitasker dipendenti, ma quando si tratta di far partire un business non puoi dedicarti a più business contemporaneamente. Non ti chiedere più di quello che puoi fare, perché non riuscirci potrebbe diventare la nuova scusa che ti racconterai per non riuscire ad iniziare il tuo business.
Magari un giorno lo riuscirai a fare, ma se non hai ancora visto partire ed esplodere le tue idee quest’ultimo punto potrebbe essere la soluzione a tutti i tuoi perché. Prova!
E tu in quale scusa ti riconosci? C’è qualche altra cosa che ti blocca nell’iniziare?
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Per approfondire:
Da incorniciare
Straordinario il tuo articolo, Stefan. Complimenti!
Grazie per il post e per avermi ricordato che bisogna affrontare un progetto alla volta
Wow! Caspita.. se sono rimasto colpito? Travolto direi. Lì per lì sembra la solita pippa motivazionale ma quella è!
Mi fa ricordare un detto cinese di secoli fa: “se vuoi dell’ombra dovevi piantare un albero vent’anni fa. Pianta un albero!”
Probabilmente oggi, ora, sono in un momento più ricettivo e va bene così.
Intanto grazie (torno indietro a leggere un post correlato)
Ahah, grazie a te 😉