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Web Analytics: basta rimandare! Guida super semplice

Creare un contenuto micidiale, vendere un ottimo prodotto/servizio e avere il sito più bello della storia di internet non basta.

Devi imparare a capire cosa fanno i visitatori sul tuo sito. Hai bisogno di sapere come ci sono arrivati, per quanto tempo ci si sono trattenuti, in quanti lo hanno subito chiuso, quali contenuti li attraggono, che dispositivi e browser utilizzano e molto altro ancora.
Ed è qui che entrano in gioco la web analytics.

Nel marketing online è meglio evitare la “beata ignoranza”. Più sai e meglio potrai accontentare i tuoi visitatori, raggiungendo i tuoi obiettivi. Anche se vai alla grande con traffico e vendite, puoi sempre migliorare. I dati estratti dai tuoi analytics tool ti mostreranno quelle piccole modifiche che avranno grandi effetti sui tuoi risultati.

Ne esamineremo alcuni, fra molto conosciuti non, che ti aiuteranno a diventare un maestro nell’estrazione e utilizzo di dati.

Google Analytics: il re indiscusso

Senza dubbio, Google Analytics è il più popolare del web. Dispone di forti idee, è abbastanza semplice da usare ed è gratis. Questa tripletta ha chiarito come migliorare l’analisi dei dati e raccogliere strumenti per i siti web.

Ecco qualche nozione in più sul Google Analytics:

Per iniziare a utilizzare Google Analytics devi conoscerne le basi fondamentali. Ecco cosa devi sapere:

Iscrizione

È probabile che tu disponga già di un account su Google, altrimenti sarebbe ora di uscire dal guscio e creartene uno.

Una volta fatto questo passo, tutto ciò che devi fare è andare su http://www.google.com/analytics/ e iscriviti. Puoi anche crearti un account direttamente da qui.

Conoscere le gerarchie

Fatto l’accesso su Google Analytics, crea il tuo primo analytics account.
Il modo con cui GA organizza le sue informazioni è attraverso queste gerarchie:

Google Analytics

Account: Gli account dovrebbero essere creati per qualsiasi business stiate seguendo. Ad esempio, se stai facendo seduzione, potresti crearti un account per gli impegni della seduzione e un altro per il tuo secondo business nella crescita personale.

Property: Si tratta di un sito o un’app per il cellulare che vuoi tracciare. Seguendo gli esempi sopracitati, potresti avere diverse proprietà tracciate sotto il tuo account. Tutti i dati di ogni sito verranno separati così non avrai bisogno di creare più account per ogni sito.

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Non voglio confonderti, la verità è che se hai un business semplice, dove hai un solo sito per un particolare business, il tuo account avrà una sola proprietà logicamente.

View: A volte può essere necessario crearsi dei set di dati chiamati viste. Ad esempio, se volessi controllare l’andamento dei tuoi dati in una particolare nazione, potresti creare una view specifica.

In realtà, credo che in pochi utilizzano questa funzione perché puoi fare il medesimo lavoro creando differenti dashboard.

Segui le istruzioni sulla pagina New Account setup, poi premi il tasto “Get Tracking ID”.

Fase di attuazione

Una volta fatto, ti verranno presentati il tuo GA tracking ID e una specie di codice.

Tutto ciò che devi fare è copiarlo e incollarlo nell’intestazione (head) del tuo sito. Ci sono molti plugin WordPress che ti permettono facilmente di inserire questi dati. Io utilizzo questo.

Se per qualsiasi ragione tu non riesca ad inserire il codice nell’intestazione, puoi anche caricarlo a piè di pagina. Tuttavia non è l’ideale perché così i tuoi dati non saranno molto precisi.

Connessione ad altri servizi

Una delle migliori caratteristiche di Google Analytics è quella che ti permette di connetterti facilmente ad altri servizi e prodotti di Google.

Ad esempio, puoi connettere i tuoi account di AdSense e AdWords a quello di Analytics e ricevere delle informazioni più dettagliate a proposito delle tue campagne a pagamento, senza avere l’obbligo di confrontare i documenti manualmente.

Puoi anche connettere il tuo account di Webmaster Tools a quello di Analytics. Tuttavia, per farlo dovrai collegarti a Google Webmaster Tools e linkarci gli account.

Analisi

Dopo aver completato tutte le fasi e GA ti conferma che stai raccogliendo dati, è il momento di iniziare l’analisi dei dati.

Ecco le principali sezioni delle comunicazioni di dati da conoscere:

Audience

Questa sezione copre tutti i vari aspetti dei visitatori del tuo sito.

Audience Overview   Google AnalyticsComprende:

  • Dati demografici: Età e genere del tuo visitatore
  • Interessi: A quali categorie di prodotti sono interessati
  • Dati geografici: Il luogo fisico da dove provengono i tuoi visitatori
  • Comportamento: La frequenza con cui visitano il tuo sito e lo hanno già visitato precedentemente
  • Tecnologia: I dispositivi e i browser che utilizzano per vedere il tuo sito
  • Cellulare: Se navigano con un cellulare o meno
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Acquisition

Mentre la sezione dell’Audience ha delle informazioni solide, i dati realmente corposi si trovano nella sezione dell’acquisizione. Ovvero, dove vedi la provenienza del tuo traffico.

acquisition  Google AnalyticsAlcune delle categorie di dati che puoi tirar fuori sono:

  • Canali: Le diverse fonti di traffico
  • Referral: Quali altri siti ti inviano traffico
  • Campagne: Ripartizione del traffico che il tuo sito sta prendendo da AdWords, social media, email o altre campagne che hai creato
  • Keywords: Mentre tante keywords organiche vengono bloccate da Google, ci sono ancora moltissime informazioni che puoi analizzare.
  • AdWords: I dati del tuo AdWords
  • Social: Se stai ricevendo traffico dai social media, qui è dove puoi scavare di più.
  • Ottimizzazione dei motori di ricerca: Individua i termini di ricerca che il tuo sito ha attivato, quali sono le landing page che danno più risultati e tutto il resto che in questa sezione puoi individuare.

Behavior

Ora che sai come gli utenti arrivano a conoscere il tuo sito, è ora di sapere cosa fanno quando ci arrivano.

behavior   Google AnalyticsIn questa sezione puoi guardare:

  • Il contenuto del sito: Quali pagine vengono maggiormente visitate, quali poco, quali affatto ecc. Usa questa sezione per capire i problemi delle varie pagine e cosa invece funziona bene.
  • Velocità: La velocità del tuo sito è importante quando si parla dell’esperienza dell’utente o se si tratta di SEO. Qui puoi trovare informazioni sulla performance del sito.
  • Ricerca: Se la stai utilizzando sulla tua property, è qui che troverai i dati nei risultati ottenuti.
  • Esperimenti: Puoi testare il tuo contenuto.

 

Rilevamento di conversioni/obiettivi

Prima abbiamo avuto a che fare con un enorme numero di informazioni che ci dicevano tutto sui nostri visitatori e sulle loro azioni. Ma la sezione riguardante le conversioni è il luogo in cui puoi scoprire se nell’insieme, la tua attività sta funzionando bene oppure no.

Ecco come:

  • conversions  Google AnalyticsObiettivi: Puoi definire già in partenza gli obiettivi che vuoi far raggiungere ai tuoi visitatori per poi valutarne i dati. Ad esempio, se vuoi valutare quante persone si sono iscritte alla tua mailing list, puoi mettere la pagina di conferma come meta per il tuo obiettivo. Così potrai vedere quanti visitatori hanno raggiunto l’obiettivo e da dove vengono.
  • E-commerce: Si tratta di un codice particolare che immetti se il tuo sito ruota attorno all’e-commerce. Puoi seguire le vendite, i costi, i profitti e un gran numero di altri dati.
  • Multi-Channel Funnels: Gli utenti arrivano sul tuo sito in modi diversi. Il Multi-Channel Funnels ti aiuta a vedere quali fonti di traffico contribuiscono al raggiungimento del tuo obiettivo.
  • Attribution: In base alle tue impostazioni puoi decidere in che modo le conversioni vengano attribuite alle diverse fonti di traffico.
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Le migliori alternative a Google Analytics

Ok, so bene che abbiamo investito molto tempo finora a dire quanto Google Analytics sia il migliore del web, ma non è perfetto.

Google va un po’ oltre il fatto di aiutarti con l’analisi dei dati.
Ora, non per accontentare chi indossa il cappello di carta stagnola in testa, ma spesso non va a tuo vantaggio il fatto che Google sappia tutto del tuo sito.

Se uno dei tuoi siti viene punito e Google sa che era connesso ad altri siti, avrai una reazione a catena.

Inoltre Google cattura dati basati sui cookie i quali, se disabilitati per un utente, non faranno pervenire nessun dato. In più, nel mondo, compresa l’UE, i governi stanno restringendo l’uso dei cookie.

Se tutti gli aspetti sopracitati di GA rappresentano un problema per te, allora prova queste alternative.

Piwik

Piwik è un’alternativa gratuita a GA, abbastanza forte da competere con la corona.
È un’analytics tool self-hosted, ma puoi anche avere la versione hosted a pagamento.

Funziona con e senza cookie e ti aiuta a rispettare le regole dell’UE. Si tratta di un programma open-source che offre più potenzialità agli sviluppi futuri.

L’altro lato della medaglia è che l’esperienza dell’utente viene un po’ offuscata. Inoltre non può coinvolgere AdWords e AdSense, cosa disponibile invece con GA.

Visita Piwik

Clicky

Un altro avversario è Clicky. Puoi aprire un account gratuito con caratteristiche limitate o uno premium per 9,99 dollari al mese.

È semplice da installare e da usare come GA, e fornisce dati in tempo reale. Tra l’altro, non prevede nessun uso di Flash (come invece è il caso di GA) e può essere utilizzato liberamente anche sui cellulari.

Visita Clicky

Esistono molte altre alternative, ma queste due sono in prima linea.

Mi raccomando, non fare lo sbaglio che commette la maggior parte delle persone.

Sento quotidianamente persone che si lamentano degli scarsi risultati, e quando gli chiedo di darmi qualche dato, non sanno rispondermi…

Prima di lamentarsi, si dovrebbe analizzare il perché non si stanno ottenendo risultati.

Inoltre, anche se generi valanghe di traffico e hai più visite di quante ti aspettavi, puoi sempre fare di meglio, scavando fra i dati. Perfino la minima modifica può avere enormi effetti.

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Scopri quale analytics tool fa più per te e buttati! Il tempo che investi verrà ricompensato, ricompensato molto molto bene 😉 .

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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9 commenti

  • Ciao Stefan, ottimo articolo come sempre.
    Hai dei suggerimenti per poter analizzare meglio le Keywords con cui gli utenti hanno trovato il nostro sito?

    Io conosco il metodo che ti permette almeno di capire su quale pagina sono atterrati i visitatori, semplicemente creando il filtro sulla Keyword (not provided).

    Tu hai altri suggerimenti?

    • Sinceramente non mi piacciono molto questi metodi, preferisco avere dei dati più certi piuttosto che supporre.

      Io incrocio i dati con i tool SEO dedicati all’analisi del ranking. Quindi cerco di capire come mi posiziono nelle diverse keyword per approfondire il “not provided”.

  • Ciao Stefan,

    ottima guida come sempre complimenti.

    Anche io ritengo Google Analytics il migliore anche se, soprattutto agli inizi, non l’ho trovato mai troppo intuitivo. Quello che, personalmente mi infastidisce, è il cambiamento continuo dell’interfaccia (di solito appena ho imparato bene a usarne una 🙂 )

    Gli altri servizi, invece, non li ho mai usati. Che dici, potrei consigliarli ai miei clienti?

  • Ho sentito qualcuno che diceva:”odio fare statistiche e contare… se devi contare significa che è troppo piccolo… l’evidenza è l’unica cosa che conta” o giù di lì.
    Si chiama Negroponte, ed è un grande. ma è vero, senza valutare dove e come migliorare il proprio sito, si rischia di rimanere ciechi.
    Buona giornata