Produttività

7 motivi per i quali inizi a studiare sempre troppo tardi

Per molti di noi, l’esperienza di studiare per un esame si può riassumere in una parola: panico. Hai 18 ore, sei esausto, e stai lì seduto a fissare un foglio di equazioni pieno di cose incomprensibili. Perché? Perché non ho iniziato prima?

Che tu ci creda o no, ci sono delle forze che agiscono contro di te, distraendoti dall’iniziare abbastanza in anticipo in modo da studiare il materiale con comodità.

Ecco 7 delle ragioni insidiose del perché non inizi a studiare in anticipo e cosa puoi fare a tal proposito.

1. Stai anticipando il lavoro più faticoso

Procrastinare viene visto generalmente come un difetto del carattere influenzato dalla colpa, condiviso quasi universalmente da tutti gli studenti. Il problema è che questo è esattamente ciò che dovrebbe accadere dal punto di vista evolutivo.

Gli esseri umani sono conosciuti per essere degli avari cognitivi.

Preserviamo le risorse mentali laddove possibile, specialmente quando affrontiamo dei compiti che non consideriamo “essenziali per la nostra sopravvivenza”.

In altre parole, rimandiamo lo studio fino all’ultimo minuto, perché:

  • sappiamo che il lavoro è duro e richiederà molte energie mentali
  • fino a quando ci non ci sarà una minaccia reale di fallire l’esame (e quindi di essere potenzialmente umiliati pubblicamente), non siamo in uno stato emotivo di sofferenza per motivarci ad iniziare a studiare.

Inoltre, quando il nostro cervello anticipa molti risultati che sono considerati “dolorosi” (la sofferenza dello studio rispetto alla sofferenza del fallimento), ci si immobilizza, si diventa incapaci di scegliere il minore dei mali e si rinvia così il lavoro ancora oltre.

Come Niel Fiore afferma nel suo bestseller The Now Habit: “parte della ragione del tuo procrastinare sta nel non intravedere una fine.”

Pensa alla differenza tra uno scatto di 100 yard e una maratona. Nel primo caso, sei in grado di dare il massimo sforzo perché riesci a vedere la linea finale e sai che presto tutto sarà finito.

Il maratoneta non è così fortunato.

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Sa che c’è una lunga strada davanti piena di sofferenza e stanchezza, e preserva inconsciamente il suo sforzo per assicurarsi di riuscire a farcela per tutti i 42 km.

Quindi se per esempio sai di andare dal tuo miglior amico a bighellonare per un’ora dopo lo studio, sarai molto più motivato nel voler investire un po’ della tua energia nello studio.

Come beneficio collaterale, finirai per avvantaggiarti della Legge di Parkinson. Poiché il tuo lavoro si espanderà per riempire il tempo concesso, programmando meno tempo per studiare diventerai in realtà più produttivo e concentrato.

2. Hai il sonno arretrato

Gli studenti che si trascinano di settimana in settimana con notti di 4-6 ore di sonno stanno sostanzialmente rovinando due aspetti delle loro prestazioni mentali che sono fondamentali per studiare un esame: motivazione e vigilanza.

Gli studi mostrano che il poco sonno influisce negativamente sulla motivazione. In realtà, tuttavia, nessuno ha bisogno di uno studio per dir loro quanto peggiore sia la prospettiva di vita quando si dorme poco.

E la vigilanza, l’abilità di mantenere un’attenzione concentrata per prolungati periodi di tempo, viene anche significativamente ridotta durante un periodo di privazione del sonno o acuta (stare tutta la notte svegli a studiare) o cronica (diminuire il sonno per molti giorni).

Imposta una sveglia a fine giornata

Si, studiare consistentemente per brevi periodi ti consentirà di distribuirlo per un prolungato periodo di tempo, in questo modo riuscirai a prevenire il bisogno di privarti del sonno solo per completare i tuoi compiti. In realtà, è una questione psicologica.

Ci sono milioni di cose che non ci permettono di andare a dormire presto, ma se pensi che l’indomani mattina dovresti in ogni caso ricominciare a fare le stesse cose, potrai capire perchè é importante che tu riesca ad andare a dormire prima, in modo da svegliarti più fresco e riposato per ricominciare una nuova giornata pieno di energie.

Questo è il problema della gallina/uovo: se non dormo, procrastino lo studio, ma se vado a letto dovrò alzarmi e studiare. Dobbiamo rompere il ciclo.

Imposta una sveglia. Ma non di mattina. Fissa la sveglia 45 minuti prima di quando dovresti andare a dormire e consenti a te stesso di dormire per 8 ore piene. Se ti atterrai a ciò, sarai sorpreso di quante ore di tempo libero sembreranno materializzarsi.

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Ore di studio + tempo libero + dormire= studenti felici e realizzati.

3. Hai un falso senso di sicurezza

Pensa di essere uno studente diligente, seduto a lezione, stai ascoltando attentamente, copiando pagine e pagine di appunti dal professore. Potresti anche seguire attentamente la lezione e alzare la mano di tanto in tanto.

Tuttavia, c’è una grande differenza tra sentire che si sta comprendendo qualcosa e essere capaci di riprodurlo effettivamente in un esame.

Questo è ciò che chiamiamo apprendimento passivo ed è il modo migliore per spendere tanto tempo e sforzi cercando di studiare del materiale nuovo, senza essere capaci di conservare effettivamente qualcosa.

Fate dei quiz su voi stessi

Non farti ingannare dalle spiegazioni super logiche del tuo professore, per lui è facile spiegare cose che conosce già, per altri invece potrebbe essere incomprensibile.

Se ti stai chiedendo se hai effettivamente capito una cosa, fai un quiz su te stesso.

O meglio ancora, spiegalo a qualcuno.

Testando te stesso quotidianamente, otterrai una prova concreta di quanto realmente conosci la materia, al contrario di ciò che fanno la maggior parte degli studenti che pensano di saperlo fino alla notte prima dell’esame, proprio quando iniziano ad aver paura perché non possono fare più nulla.

4. Non tutti i tempi di studio sono uguali

7 ore di studio per 7 giorni è molto più efficace che comprendere il materiale nuovo di 7 ore di studio in un solo colpo (maggiore apprendimento per tempo speso). Questo è specialmente vero per i corsi tecnici con la nuova terminologia che dovete interiorizzare.

Dividi le tue ore di studio

Il cervello usa molta energia (20% della nostra frequenza di riposo metabolico) e c’è solo una certa quantità che puoi spendere nella giornata.

Per massimizzare la tua memorizzazione per un materiale nuovo, dovresti avvantaggiarti sia a riposo e sia nei momenti attivi della tua giornata.

Poiché il cervello consolida nuovi sentieri neurali durante il sonno, in particolare durante il sonno REM, più interporrai cicli di sonno durante le ore di studio, più probabilmente conserverai le nozioni acquisite e sarai capace di usarle durante l’esame.

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Questo ti permette anche di avvantaggiarti della spaced repetition. Invece di dover costantemente verificare il materiale in primo piano nella tua memoria, potrai seguire un ciclo di intervalli di tempo crescenti tra le sezioni di verifica (la “forgetting curve”), diminuendo la quantità totale di tempo necessario per riapprendere il materiale che avresti potuto dimenticare dall’inizio del semestre fino quando si avvicinano gli esami finali.

5. La planning fallacy

Gli esseri umani sistematicamente sopravvalutano ciò che si può conseguire in tempi stretti, e sottovalutano ciò che si può conseguire in tempi lunghi.

Ironicamente (e tristemente) abbiamo un modo per valutare ciò diversamente analizzando il tempo che impiega qualcun altro a perseguire un certo obiettivo.

“Amico ho completato questo esercizio per l’esame finale. Ho solo bisogno di un paio di giorni per rivedere i miei appunti. Ho visto che a te è andato male l’esame di Chimica Organica, ora ti conviene tornare a studiare un po’ in biblioteca!”

Utilizza la regola del 50%

Stima quanto tempo ti occorre per studiare, considera che inizierai presto e che lavorerai costantemente.

Fatto?
Okay. Ora aggiungi il 50% a quel calcolo.

Fare questo ti darà una stima più accurata di quanto tempo ti ci vorrà per dedicare il tuo tempo allo studio.

6. Pensare di avere più tempo per studiare di quello effettivo

Se ti sembra di avere una grossa fetta di tempo libero dalle 16 alle 22 e pensi così di concentrare il tuo studio in quelle 6 ore e poi uscire, pensaci bene, in realtà le tue ore effettive di studio saranno probabilmente minori.

Questo è un altro tipo di errore di pianificazione: sopravvalutare quanto tempo produttivo possiamo estrapolare da un periodo determinato.

Tendiamo a dimenticare per esempio che:

  • dovrai mangiare
  • avrai bisogno di dormire
  • avrai delle interruzioni (cellulare, social ecc.)

Un’altra cosa che non consideri è che il corpo procede per cicli di 90-120 minuti di attività (chiamato Ultradian Rhythm ).

Quindi anche se puoi stare seduto, evidenziando sul tuo libro di testo per 3 ore consecutive, effettivamente potrai assorbire solo materiale da 1.5 a 2 ore prima di aver bisogno di un momento di riposo.

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Dividi a metà le ore di studio stimate.

Quindi fai attenzione a programmare le tue giornate, se pensi di avere 8 ore la domenica per studiare dopo il gioco, dimenticatelo. Avrai in realtà 4 ore o poco meno considerando il tempo che dedicherai a mangiare, fare una pausa e altre normali attività quotidiane.

7. Non puoi essere motivato o concentrato

Molti di noi tendono a stare seduti ed aspettare.

Pensi che aspettando l’onda della motivazione, questa ti spingerà finalmente ad iniziare i compiti o a studiare per l’esame di domani.

Ecco il problema: la motivazione va e viene, ma le esigenze della scuola e l’apprendimento e la vita di ogni giorno no. Quelle permangono sempre.

Se rimani in attesa della tua motivazione o di sentirti magicamente concentrato, rimarrai sempre in uno stato perenne di ritardo, perché non c’è mai abbastanza motivazione!

Perché vai a scuola? Perché vuoi laurearti?
Chiarisci quali sono esattamente le tue motivazioni.

Tuttavia pensare solo al futuro non è sufficiente.

La tua visione del futuro necessita di rimanere collegata alle attività quotidiane dicendoti per esempio: “Ogni giorno che studio matematica sento di avvicinarmi al raggiungimento del mio sogno: diventare un dottore e fare la differenza nella vita della gente”.

Qual è l’insieme delle attività che ogni giorno ti garantirà virtualmente il successo nel tuo percorso di studi?

E cosa puoi fare per organizzare la tua giornata, fissare gli incentivi, lasciar perdere le cose che non servono, ecc. per garantire virtualmente che farai quelle attività giorno dopo giorno, motivazione o non motivazione?

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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