Imprenditoria

7 migliori (e peggiori) motivi per lasciare il proprio lavoro

Essere costretti a dover cambiare lavoro, è una situazione che ciascuno di noi si augura di non dover affrontare.

Esistono però dei casi in cui diventa inevitabile e, se affrontato nel modo giusto, si può trasformare in un’occasione per una nuova vita.

In questo articolo potrai leggere quali sono i 7 migliori (e peggiori) motivi per lasciare il proprio lavoro.

Vale la pena accettare qualsiasi condizione lavorativa?

Sono molte le cose da dover mettere sul piatto della bilancia quando si sta pensando di lasciare il proprio lavoro.

Tra queste ci sono la propria condizione familiare, quella economica, le varie alternative che uno si trova davanti.

In qualsiasi condizione ci si trovi, scegliere di cambiare lavoro dall’oggi al domani, non è mai la soluzione più saggia.

Farsi prendere dall’impulso del momento o dalla rabbia, spesso porta a soluzioni negative che si ritorcono contro di noi, per questo bisogna sempre farsi guidare da una certa razionalità.

Ma quali sono, quindi, le motivazioni più frequenti di chi decide di lasciare il proprio lavoro?

7 motivi per lasciare il proprio lavoro

Le motivazioni per lasciare il proprio lavoro, sono spesso di natura personale, ma ce ne sono alcune che sono comuni e più frequenti per molte persone.

Puoi leggerne 7 qui sotto.

Troppo lavoro in relazione al guadagno

Lasciare il proprio lavoro

Quando si lavora molte ore al giorno, per uno stipendio di chi ne lavora la metà, è demoralizzante.

Questa situazione molto spesso porta il lavoratore a svolgere male o con sufficienza il proprio lavoro.

Non c’è nulla di meglio di sentirsi valorizzati per ciò che si fa e per il ruolo che si svolge, anche dal punto di vista economico.

Lavoro alienante

Si tratta di una casistica che spesso si verifica per chi lavora in fabbrica.

Un lavoro ripetitivo e uguale da svolgere per anni può rendere la vita noiosa e monotona.

Ma questa motivazione è sufficiente per lasciare il proprio lavoro?

Ci sono moltissime persone che grazie a stimoli diversi, riescono a svolgere lavori incredibili.

Il problema della ripetitività è infatti l’assenza di possibilità di crescita e di migliorare il proprio lavoro.

Lettura correlata:
12 modi per ottenere l’attenzione di un mentore

Scarsa possibilità di crescita e di carriera

Questo punto è strettamente collegato al precedente.

Perchè una persona dovrebbe essere motivata a dare il massimo, se poi non esiste un corrispettivo dato dalla possibilità di fare carriera?

Avere degli obiettivi da raggiungere spinge a lavorare nel migliore delle proprie capacità.

Se l’azienda in cui adesso lavori non può darteli, per svariati motivi, allora forse è arrivato il momento di pensare a qualche cambio di rotta.

Pessimo rapporto con colleghi/capo

Lasciare il proprio lavoro a causa di un pessimo rapporto con il capo e colleghi

Il luogo di lavoro è quello in cui passiamo gran parte delle nostre giornate.

Proprio per questo motivo, quando qualcosa non va con chi si ha attorno per così tante ore, la decisione di lasciare il proprio lavoro può risultare più semplice.

L’idea di mettere piede in ufficio e trovarsi davanti persone con cui non si va per niente d’accordo può rendere la vita un inferno.

Avere qualcuno con cui poter scambiare qualche parola o a cui poter chiedere consiglio riguardo la mansione che si sta svolgendo, rende il lavoro più piacevole.

Elevato stress che comporta

In alcuni casi capita di essere sommersi da responsabilità troppo grandi da poter affrontare da soli o in un determinato momento della vita.

Avere i minuti contati ed essere sempre di corsa per alcuni è stimolante, per altri non fa altro che generare un’enorme fonte di stress.

In questi casi, prima di lasciare il proprio lavoro, potrebbe essere utile parlare con il proprio capo o con i colleghi per poter ripartire in modo diverso i compiti da svolgere.

Ripercussioni negative sulla vita privata/famiglia

Quando si passa una pessima giornata al lavoro, è molto semplice tornare a casa e innervosirsi per la prima cosa che si trova fuori posto.

Quando si è stanchi o si hanno i nervi a fior di pelle, si possono dire o fare cose a casa che possono infastidire o danneggiare, nel lungo termine, l’equilibrio famigliare.

Ovviamente questa non può essere vista come una scusa per potersi comportare come si vuole con la propria famiglia.

Se noti che anche in casa le cose non vanno più come una volta a causa del pessimo umore causato dal lavoro allora devi prendere una decisione.

Lettura correlata:
6 cose che familiari ed amici dovrebbero capire di un Internet Marketer

Lasciare il proprio lavoro potrebbe essere la via più giusta per te?

È meglio rischiare di rovinare i rapporti con i propri cari o muoversi immediatamente per trovare una soluzione lavorativa differente?

Semplicemente non ti piace più o le tue esigenze, nel tempo, sono cambiate

Lasciare il proprio lavoro per infelicità

Si sa che con il passare del tempo, anche i nostri interessi e le nostre passioni cambiano insieme a noi.

Questo cambiamento si può anche riscontrare nell’ambito lavorativo.

Può succedere che quello che pensavi fosse il lavoro più bello del mondo 5 o 10 anni fa, adesso ti annoia a morte e senti l’esigenza di cambiare e di fare qualcosa di diverso.

Non ti devi sentire in colpa per questo perché fa parte del normale processo di crescita e di maturazione di te stesso.

Le alternative che forse non conoscevi

Immaginiamo che tu sia arrivato alla conclusione di voler lasciare il lavoro a tutti i costi e che non sappia su cos’altro buttarti.

Ci sono dei lavori che forse non hai ancora valutato.

Oltre a quelli che si possono definire “classici” ne esistono anche di più recenti tra cui potresti scegliere.

Sto parlando di tutti quei lavori che necessitano di un computer e di una connessione internet per essere svolti.

Potresti valutare di diventare un freelance: una persona autonoma che lavora grazie alla proprie competenze.

Esistono numerose piattaforme in cui trovare le mansioni da svolgere come ad esempio Freelancer.

Un’altra alternativa è quella di essere un copywriter cioè chi scrive tutti i contenuti presenti all’intero di un blog o di un sito internet.

Oppure ancora si potrebbe diventare un’assistente virtuale.

Si tratta di una persona che aiuta aziende o clienti private in compiti che loro non possono o non hanno il tempo di svolgere, come ad esempio aggiornare il sito web, rispondere ai messaggi sui social, gestire le caselle email e molto altro.

Puoi trovare una lista di lavori online più completa nell’articolo: Come lavorare viaggiando? I migliori lavori da fare dove vuoi.

Come ultimo consiglio, per chi pensa di lasciare il proprio lavoro è quello di avviare un proprio business online che, se fatto nel modo giusto, necessita di sacrifici e impegno ma porta enormi vantaggi.

Lettura correlata:
10 Step per affrontare le critiche

Al giorno d’oggi si è molto avvantaggiati grazie ai bassi investimenti economici che necessita per essere avviato.

Qui potrai leggere “Come creare un business con (quasi) niente in tasca

Ci sono molteplici modi per avviare un business online con poche risorse e monetizzare, ad esempio, offrendo consulenze, servizi o prodotti digitali come videocorsi su argomenti in cui sei già esperto. 

Ne è la riprova il fatto che nel 2019 sempre più persone hanno aperto una partita Iva per avviare le proprie attività.

Il sito Credit Village, riporta che, solo nei primi 3 mesi di quest’anno, sono state registrate 196.000 nuove partite Iva (anche grazie all’introduzione del regime forfettario)

Se ti piace l’idea di avviare una tua attività online, ma non sai da dove iniziare, Clicca Qui e dai un’occhiata al Campus di DiventaUnMarketer, il corso completo per diventare imprenditori digitali, anche se stai ancora lavorando a tempo pieno.

Conclusione

Non sempre ci si deve rassegnare all’idea che il lavoro che si sta svolgendo oggi debba essere quello della vostra vita.

Il cambiamento è parte integrante di noi, e va accettato.

In questo articolo ti ho parlato dei 7 motivi più comuni per cui lasciare il proprio lavoro, cioè:

  • Troppo lavoro in relazione al guadagno
  • Lavoro alienante
  • Scarsa possibilità di crescita/carriera
  • Pessimo rapporto con colleghi/capo
  • Elevato stress che comporta
  • Ripercussioni negative nella vita privata/famiglia
  • Il lavoro non ti piace più o le tue esigenze, nel tempo, sono cambiate

Se sei interessato ad approfondire l’argomento dei lavori digitali o come avviare un proprio business online partendo da zero, allora Clicca Qui e scarica la checklist gratuita di DiventaUnMarketer in cui troverai gli strumenti necessari per iniziare una tua attività mentre ancora stai lavorando a tempo pieno.

L'autore del post

Valeria Chiaramonte

Studentessa universitaria in economia aziendale, amante della musica e della chitarra elettrica con una grande passione per tutto ciò che comprende il marketing digitale.

Lascia un commento