SEO

5 Tattiche SEO antiquate da abbandonare subito

Se lavori bene, i motori di ricerca possono portare più traffico rispetto ai social media e alle email.

Cosa che non succede appena apri il tuo blog o il tuo sito, in quanto nel corso del tempo avrai bisogno di guadagnare autorità su Google, Bing e gli sugli altri motori di ricerca. Richiederà persistenza e pazienza.

Per constatare la vitale importanza del SEO o “search engine optimization”, ti dico che questo blog sta ricevendo più del 50% del traffico di ricerca organica. Ed è traffico gratuito!

Come con qualsiasi altra strategia di business, marketing, SEO o altro, un aggiornamento è d’obbligo in quanto serve a valutare cosa funziona e cosa no, cosa occorre tenere e cosa dovrebbe essere rimosso dalla stessa strategia.

Non vi sono dei periodi precisi per rivalutare le tue tattiche della SEO. E’ una regola generale, ma più frequentemente lo fai e meglio è. Inoltre arriva sempre un momento nella vita di un business manager in cui egli realizza di dover apportare delle modifiche. E prima le fa, meglio è.

Perché aggiornare la tua strategia SEO

Il mondo del marketing digitale è in costante evoluzione e ciò che funziona oggi, potrebbe non funzionare più domani. Infatti, dato il gran numero di aggiornamenti di Google e tutto ciò che ne comporta, anche se fino a ieri vedevi il traffico sul tuo sito alle stelle, potresti vederlo penalizzato in futuro.

Di conseguenza, non hai soltanto la necessità di aggiornare il playbook della tua SEO, ma anche la necessità di essere aggiornato su cosa sta accadendo nella costante evoluzione nel mondo del marketing e della SEO stessa, in particolar modo se stiamo parlando di Google e delle sue restrizioni.

In più, se hai necessità di dover apportare delle modifiche alla strategia, non vuol dire che tu abbia fatto degli errori o abbia lavorato male. Infatti, spesso la verità è proprio l’opposto. Individuati i punti deboli della tua strategia e puoi lavorarci apportando le giuste modifiche, così in futuro riuscirai subito a capire quali saranno le correzioni da fare.

I tuoi sforzi nel marketing dovranno andare d’accordo col tuo business. Le aziende più piccole si sviluppano o ruotano attorno al loro focus iniziale in base a come reagiscono all’interno del mercato. Puoi utilizzare queste occasioni per investire maggiori risorse nelle tattiche più efficaci, eliminando alcune di quelle meno riuscite e provando qualcosa di nuovo.

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Tenendo presente tutto ciò, ti propongo cinque delle tante tattiche antiquate ed obsolete dei motori di ricerca che dovrebbero essere rimosse dalla tua strategia SEO, qualora le stessi ancora usando.

1. Keyword stuffing (eccesso di parole chiave)

Wow! Se sei colpevole di keyword stuffing ti servirà molto di più dell’aggiornamento della strategia SEO. Avrai bisogno di aggiornarti abbastanza… è ormai risaputo che questa è una pratica ormai non più utile alla causa da un bel po’ di tempo.

Riempiendo i tuoi contenuti con descrizioni di metadati, titoli, etc, stai solo cercando di farti sbattare fuori da Google… E purtroppo, è un grande errore che ancora perdura.

Sebbene non ci sia nessuna regola scritta riguardo il numero delle keyword e quante volte esse appaiono nella pagina web, il loro sovraccarico all’interno dei contenuti, delle descrizioni dei metadati e dei titoli sono un metodo infallibile per vanificare tutto il lavoro che stai facendo.

2. Guest blogging spammosi

Nel mondo i guest blogger hanno davvero abusato di Google, in Italia sicuramente meno.

Tuttavia ciò non vuol dire che si debba cessare di creare informazioni e contenuti originali e di qualità da pubblicare sui blog. Questo perché i contenuti sono ancora considerati il RE per svariate ragioni e creandone di originali, puoi fare del tuo business e del tuo sito l’arma più potente e rilevante.

Comunque, se decidi di continuare il tuo guest blogging, sii selettivo sui blog in cui pubblichi. Ad esempio, dovresti evitare blog che rimandano palesemente backlink a risorse spammose. Assicurati di scrivere soltanto contenuti rilevanti su blog del tuo stesso mercato e che non sono troppo “estremi”.

3. Favorire la quantità dei link rispetto alla qualità.

La qualità dei tuoi link è di gran lunga più importante della quantità.

E sebbene Google non abbia più la regola che prevede un massimo di 100 link e abbia invece dichiarato che si possono avere tutti i link che vuoi entro un numero tuttavia ragionevole, se li stai ancora utilizzando per scalare le classifiche, sarebbe ora di abbandonare questo tipo di tattica una volta per tutte.

4. Inserire keyword nelle descrizioni dei metadati

Per molti anni è stata una pratica comune quella di inserire delle keywords nelle descrizioni dei metadati, e lo è ancora. Tuttavia, dal 2009 non rappresentano più una tattica così importante per l’ottimizzazione, e Google lo ha affermato pubblicamente in più occasioni.

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Questo non vuol dire che non devi più inserire descrizioni di metadati o delle keyword nelle stesse descrizioni, anzi, bisogna massimizzarne il valore scrivendole in funzione dell’utente in modo da far capire il perché si debba cliccare sul vostro link e non su un altro, indifferentemente dalla keyword.

5. Duplicazione del contenuto

Bene, la duplicazione del contenuto a volte è necessaria, in altre è una richiesta giuridica e non porta nessun problema con Google. Ma se stai duplicando dei contenuti ai fini SEO, in particolare contenuti di scarsa qualità, questo è ciò che Google chiama “deceptive content”, contenuti ingannevoli, e significa che ti stai mettendo nei guai.

Molti siti richiedono la duplicazione dei contenuti, come le pagine che includono la versione soltanto stampabile, forum di discussione che generano contenuti per cellulari e articoli vendibili cliccati tramite URL che sono considerati nettamente differenti.

Se gli esempi appena menzionati non hanno a che fare con la tua duplicazione, vuol dire che presto avrai del lavoro da fare. Tuttavia, se non vuoi affrontare i problemi che potrebbero sorgere da un contenuto duplicato, ecco cosa potresti fare:

  • Utilizzare il redirect 301
  • Distribuire i contenuti in altri siti, ma con attenzione
  • Fare un buon uso degli strumenti per i Webmaster in modo che Google capisca come vorresti che il tuo sito venga indicizzato

Qualsiasi business ha bisogno di ricontrollare di volta in volta le proprie strategie SEO per rivalutare cosa va e cosa non va. Inoltre, al fine di apportare le giuste modifiche, bisogna tener presente che il miglior modo per modificare le tue impostazioni SEO è di seguire le linee guida che Google e altri motori di ricerca danno.

A volte queste linee guida potrebbero non avere un senso immediato o potrebbero non averne affatto nonostante i vari controlli, ma è un caso raro. Pertanto, rimani all’interno dei parametri trattati qui, tieniti perennemente aggiornato e vedrai che la tua strategia SEO alla fine darà i suoi frutti.

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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8 commenti

  • Quando parli di qualità dei link VS quantità, nella “regola dei 100 link” forse fai confusione con i link interni, infatti la regola dei 100 link (sarebbe più corretto chiamarla buona norma SEO) è riferita ai link interni e non ai link esterni, di cui conta la qualità e il modo in cui vengono acquisiti. Riguardo le descrizioni di metadati cosa intendi? Forse il metatag description? Perchè i metadati, sono altri vedi schema.org. Per risolvere duplicati basterebbe non far indicizzare le pagine duplicate o applicare un rel=canonical, la sezione miglioramenti HTML dei google webmaster tool è la miglior risorsa per scovarli.

  • Ciao Stefan, mi inserisco in una discussione uscendo fuori dal tema. Tuttavia avevo una gran voglia di ringraziarti pubblicamente perchè in questi giorni sta accadendo qualcosa di straordinario ed il merito è anche tuo. Non puoi ricordartene, ma qualche tempo fa ho acquistato da te “video explosion”. Mio figlio Alessandro si è studiato il tutto e abbiamo così trovato nuove motivazioni, tecniche e strategie per dedicarci in maniera sistematica alla creazione di video riguardanti il mio lavoro. Io sono un performer coach nell’area della crescita personale e ho una società, LOAD trainers insieme a Cristina Bari, con sede a Lecce. Perchè sento di dovere ringraziarti? Al di la del materiale che ho realizzato grazie ai tuoi spunti motivazionali e tecnici, qualche settimana fa, abbiamo ideato un video per lanciare un messaggio per noi molto importante: il cambiamento. Noi abbiamo la fissa del cambiamento infatti il nostro claim è : “Non facciamo formazione, facciamo cambiamento”. Non mi dilungo su questo. Bene, il nostro video #abbracciailcambiamento sta spopolando !!! In 5 giorni ha realizzato 10.350 visualizzazioni su you tube e oltre 2900 condivisioni spontanee su fb. E mentre scrivo c’è un fermento incredibile !! Se mi permetti, ti lascio il link, certo, un pò per pubblicizzarlo, ma credimi,soprattutto perchè volevo renderti merito per il modo in cui lavori. Grazie
    http://darioperlangeli.com/2014/12/25/abbracciailcambiamento/

    • Dario, grazie a te e complimenti per il video, l’ho già messo in coda di pubblicazione su tutti i miei social, veramente molto bello, sei riuscito a trasmettere un fantastico messaggio facendo un video virale, meglio di così…
      Sono molto contento dei tuoi risultati, hai fatto un lavoro strepitoso! 😉

  • Come mai hai cancellato il mio commento? Pensa se tutti si comportassero come hai fatto tu, le tue tecniche di “commentare blog” non avrebbero avuto seguito, ma aldilà di questo trovo una profonda delusione ti ho sempre reputato un’eccellenza rara del web marketing made in italy, ma dopo questa oltre a sentirmi offeso, a malincuore mi è crollato un mito ed ho cambiato completamente opinione. All the best.

    • Ciao carissimo,
      mi dispiace dell’accaduto, ma come ti ho risposto al precedente commento, ci sono articolisti e content manager che gestiscono questo blog e sai meglio di ime che altrimenti non riuscirei a fare tutto da solo.
      Ora vedrò cosa è successo, ma è sicuramente un errore che vedrò di risolvere immediatamente.