Milioni di persone si guadagnano da vivere senza mettere mai piede in ufficio, infatti, specialmente nella tecnologia, le aziende si sono spostate sui lavoratori da casa, i remote worker, e sui team che ruotano attorno a queste figure.
Uno dei leader è Elance-Upwork, la più grande piattaforma per i talenti freelance che, oltre a mettere a disposizione molti lavoratori, mette in pratica ciò che promette.
Negli Stati Uniti, il tele-lavoro è incrementato di più del 79% (paywall) tra il 2005 e il 2012.
La mente di Elance-Upwork, Stephane Kasriel, ha recentemente pubblicato una guida su come gestire i vari team dislocati per il mondo: il suo ad esempio è composto da 50 persone nella Bay Area, più altre 200 che lavorano da casa.
Kasriel afferma che specialmente per le aziende più piccole, questi team portano sia un bel risparmio che grandi vantaggi.
Infatti, ci sono molte brave persone per il mondo che preferiscono non spostarsi – per svariati motivi, anche familiari – così da gestire il proprio lavoro da casa.
I grandi business offrono salari più alti e migliori vantaggi, tuttavia l’assunzione può essere molto competitiva, soprattutto per quelle mansioni altamente qualificate in posti dove un determinato settore va per la maggiore.
Meno talenti vuol dire salari più alti, pertanto l’opzione del tele-lavoro può dare libero accesso ai lavoratori da casa che, oltre a essere più produttivi, sono anche più gestibili, senza contare che in termini di spazio ed equipaggiamento, hanno un risparmi di circa 1.900€.
Kasriel però va talmente oltre che afferma che l’unico modo per trovare gli impiegati migliori è quello di assumere i remote worker, al punto che, secondo lui, assumere nel raggio di soli 20 km dà poche chance per trovare i lavoratori migliori.
Tuttavia, anche se le aziende iniziano a guardare di buon occhio i lavoratori da casa, sono ancora preoccupate per come mantenere l’organizzazione e la collaborazione che hanno instaurato.
Tutto questo infatti, dimostra che la mentalità del “dover vedere il lavoratore in azione per assicurarsi che il lavoro venga svolto” ancora persiste.
Ad ogni modo, si tratta di un pensiero che sta piano piano diminuendo, man mano che le aziende realizzano che i propri remote worker portano ottimi risultati pur senza la supervisione dei loro superiori.
Non risparmiare sulla tecnologia
Niente è più frustrante del lavorare da casa con pessimi strumenti, in quanto è un metodo che porta facilmente a perdere tutti i vantaggi della tua produttività.
Kasriel consiglia alle aziende di disporre di stanze apposite, per le conferenze video, che abbiano schermi e videocamere e di controllare i propri remote worker per assicurarsi che abbiano un’ottima connessione, cuffie e webcam.
Ecco la checklist di Kasriel da seguire:
Avere le giuste tecnologie e capire come debbano essere usate è di fondamentale importanza per responsabilizzare i lavoratori da casa e per farli inserire più rapidamente nel team.
Non si tratta solo di comprare questi strumenti, ma anche di investirci del tempo per capirli e comprendere come possano unire i membri di un “remote team”.
Vi sono comunque dei costi da sostenere all’inizio, ma per la maggior parte, si tratta di spese da fare una sola volta e che non crescono con l’andar del tempo.
Al contrario, assumere un dipendente in loco vuol dire aggiungere i costi per equipaggiamento, scrivania e un ufficio.
Poi, non è detto che debbano essere sempre di circa 1.900€ i risparmi nell’assumere un remote worker: possono essere anche più alti!
Comunicare costantemente
I remote team e i remote worker, falliscono nel momento in cui lavorano senza una direzione, o aspettano delle direttive senza far nulla o quando raddoppiano i propri sforzi: ricorda che la comunicazione diventa sempre più importante.
Proprio per questo, Kasriel ci dà alcuni preziosi consigli:
- assicurarsi che ogni membro del team abbia almeno quattro ore che coincidono nella propria giornata lavorativa con quelle degli altri
- avere 15 minuti a disposizione per vedersi ogni giorno al fine di superare i vari ostacoli che possono presentarsi
- creare obiettivi e aspettative chiari e controllare giorno per giorno la lista delle cose da fare, specialmente con i nuovi assunti
- avere un buon mix di comunicazione sincronica e asincrona
Inoltre Kasriel consiglia di comunicare il triplo con quei team in cui vengono a scontrarsi fusi orari, lingua, e differenze culturali.
Non creare lavoratori di seconda classe
La chiave per gestire al meglio un remote team è quello di evitare di creare quel sentimento che vede i lavoratori in ufficio come i veri dipendenti, facendo sentire i lavoratori da casa meno importanti.
Pertanto, tratta i tuoi dipendenti alla pari, altrimenti come risultato otterrai solo una piccola forza lavoro che produrrà poco e senza motivazione.
Includere nuove persone, non fisicamente presenti nel team, e fare in modo di non mandare tutto all’aria richiede del lavoro extra, quindi assicurati sempre che i tuoi remote worker vengano inclusi in comunicazioni, meeting ed eventi.