TLDR è l’acronimo di “too long; don’t read”, ovvero “troppo lungo, non leggo”. Per evitare questo problema un utente ha spiegato come raggiungere il mitico centesimo per i click sulle ad di Facebook; questo vuol dire che potrai creare una pubblicità e pagare solo 1 centesimo (o meno!) per un click.
Sembra perfetto no? Indipendentemente da cosa si tratti, tutti vogliamo il meglio spendendo il minimo indispensabile… “1 centesimo per i click sulle Facebook ad?? GRANDE!!! Dove devo firmare?”
FERMATI UN ATTIMO. Sembra troppo bello per essere vero, non ti pare? Credimi quando ti dico che se provi a farlo potresti incorrere in grossi rischi, come quello di perdere del denaro e non ottenere i risultati sperati… Abbi pazienza.
Sicuramente quell’idea sembra fantastica, in teoria perché probabilmente quell’utente ha soltanto fatto vedere dei grandi numeri, tuttavia l’importante è non esserne troppo sedotti! C’è qualcosa che non ti sta dicendo, ecco perché ora ti spiegherò perché non dovresti cadere in trappole simili.
Ecco le bugie a cui non dovresti mai dare ascolto se intendi ottenere degli ottimi risultati con i tuoi investimenti nelle pubblicità di Facebook.
Bugia #1: I click sono tutto
Iniziamo con l’eliminare la più grande bufala: i click per un centesimo non significano assolutamente nulla se non hai idea di cosa farci, perché saranno solo dei click.
La tua scelta inerente le campagne pubblicitarie su Facebook dovrebbe riflettere il primo obiettivo in assoluto, ovvero quello che i click NON sono mai la prima meta da raggiungere, in quanto la cosa importante è ciò che ottieni dopo quei click.
Attrarre nuovi lettori su un’intervista che hai postato sulla tua pagina potrebbe essere il tuo obiettivo numero 1, così come avere nuovi iscritti è un ottima meta (anche se sarebbe meglio dare uno sguardo alle conversioni che ha il tuo sito). Questi due obiettivi arrivano dopo il click, quindi il click iniziale non significa niente se dopo non accade nulla.
Quell’utente raccontava la storia di come il suo cliente volesse il raggiungimento di questo centesimo. Ecco, se sei un media manager, sarà tuo compito quello di istruire i clienti sulle trappole che riguardano l’inseguimento dei click inutili, così da insegnare loro quali sono i veri risultati che contano.
Se invece sei tu a creare l’ad, starà a te sapere la differenza fra gli indici banali e quelli che ti porteranno al successo.
Bugia #2: E’ meglio avere un target più ampio che uno minimo
Questo è l’ultimo punto che quell’utente ha cercato di spiegare, peccato che sia un concetto totalmente sbagliato.
Target più ampio = raggiungimento di una grande percentuale di audience irrilevante. Egli affronta questo argomento dicendo che Facebook mostra automaticamente le pubblicità a quelle persone che più facilmente ci cliccheranno… e su questo non ci piove.
Sebbene però Facebook abbia un forte algoritmo, non riesce a distinguere le persone che cliccano semplicemente su un link e quelle che invece vanno oltre, ovvero leggono l’articolo e si iscrivono alla tua mailing list.
Egli dice anche che avere un target minimo porta ad aumentare il costo dei click (ricorda che non stiamo parlando di 5€ a target, ma di qualche centesimo). Beh, questo è naturale! E sai perché? Perché hai chance migliori di aumentare le conversioni se agganci un’audience con più engagement, interessata a ciò che hai da offrire.
Anzi, ti dirò di più: se il tuo CPC è insolitamente alto con un target più basso rispetto a uno più ampio, starai sicuramente facendo qualcosa di sbagliato, pertanto dovrai riesaminare la tua strategia.
P.S. Personalmente sceglierei sempre un’audience rilevante piuttosto che una non interessata, perché sono un professionista.
Bugia #3: Utilizza soltanto le mobile news feed placement
Non sto dicendo che questo abbia avuto una cattiva performance, anzi il contrario! Personalmente, raggiungo i migliori risultati con le mobile news feed, ma ciò che voglio ricordarti è che non dovresti mai e poi mai basarti soltanto sui dati generici.
Non esiste una regola generale che vale per tutti quando si tratta dei social media, è una lezione che ho imparato molto presto quando mi occupavo della gestione dei social media. Un mio cliente postava nelle ore considerate più produttive su Facebook, basandosi sugli articoli che parlavano proprio di questo.
Ma dopo aver analizzato i dati dei miei clienti, ho notato che stavano perdendo molto tempo, così abbiamo cambiato la strategia e abbiamo deciso di cambiare l’orario in cui pubblicare i post…magia! L’engagement è salito alle stelle!
Un piccolo grande consiglio: controlla i tuoi dati, cos’è che funziona meglio per te e la tua azienda? Ogni business è differente, quindi sii orgoglioso delle tue analisi e crea il tuo percorso.
Bugia #4: Il click-baiting è un ottimo metodo per promuovere la tua attività
Oddio, quando l’ho letto sono rabbrividito e ho assunto l’espressione che non vorresti mai vedere quando insegni nuove tattiche per i social media.
Evita il click-baiting in tutto e per tutto perché potresti perdere anche i tuoi amici in questo modo e non farmi neanche addentrare nel discorso di come Facebook possa punire le tue tecniche di click-baiting.
Vuoi che il tuo approccio venga definito come ingannevole? Vuoi mentire alle persone? Perché è questo che fa il click-baiting, ovvero ingannare gli utenti e portarli a cliccare su un link che non dà nessuna informazione e quando questi se ne accorgono accade proprio quello che non vorresti accadesse: lasciano la pagina immediatamente…e non è il solo problema.
Infatti, non solo la abbandonano, ma non torneranno più, perché hai mentito loro promettendo una cosa per poi fornirne una completamente differente. In questo modo potrai dimenticarti di entrare in un valido business, verrai tagliato fuori.
Questo tipo di tattica è tipica dei ragazzini che non sanno come ottenere click di qualità con tattiche oneste, tu invece lo sai, quindi investi il tuo tempo in un approccio più professionale che non solo presenterà la tua attività sotto una luce più credibile, ma che ti porterà anche nuovi lead e nuove conversioni; solo ora avrai fatto un buon investimento!
Bugia #5: Risparmierai denaro con questa strategia
Se avere un basso tasso di CPC targhetizzando un’audience più ampia, senza avere dei risultati tangibili viene chiamato “risparmiare” allora sì, risparmierai una marea! Ma dopo cosa accadrà? Cosa ti rivelerà la realtà dopo averti mostrato tutte queste cifre affascinanti?
Vuoi sapere qual è la verità del sostenere bassi costi e rimanere sempre allo stesso punto? Non avrai né iscritti e né conversioni, avrai solo buttato i soldi dalla finestra.
Nel lungo periodo non riuscirai a tenere i risparmi, perché spenderai il tuo budget per la pubblicità per crearne di irrilevanti che non ti porteranno da nessuna parte, né gli utenti compieranno le azioni che vuoi. E dopo tutto questo sarai anche arrabbiato e dirai in giro quanto non valga la pena di fare pubblicità in quel modo.
Non voglio che ti capiti questo, ecco perché ti dico che sei nel posto giusto se vuoi evitare tutti questi problemi e ottenere invece i risultati che vuoi senza spendere una fortuna per le tipiche tattiche da pigro.
Ecco cosa dovresti fare:
- I click sulle pubblicità non vogliono dire assolutamente nulla se i visitatori non compiono le dovute azioni, come leggere un post sul tuo blog, condividerlo sui social o iscriversi alla tua newsletter.
- Non esagerare col targeting: immagina di andare in un negozio e chiedere al commesso che cerchi una maglia rossa e invece di farti vedere i 5 migliori articoli che ha ti faccia vedere 300 tipi di maglie di tutti i colori. Questo è un ampio targeting e fa schifo!
- Non seguire le regole generali perché sono semplicemente questo, generiche. Piuttosto focalizzati su cosa funziona al meglio per il tuo business: testa cose diverse, fai esperimenti, analizza e migliora.
- Non utilizzare il click-baiting se vuoi costruire passo dopo passo la tua credibilità agli occhi degli utenti – cosa che dovresti fare.
- Cercare scorciatoie è una brutta strategia che dovresti evitare a tutti i costi: investi il tuo tempo e il tuo budget in tecniche buone e liberati delle delusioni.
Quando si tratta della nostra attività, capita spesso che inseguiamo un unicorno, ovvero una scorciatoia, nascosta al pubblico, che ci porta al successo, quando invece il raggiungimento del successo reale è sempre sotto gli occhi di tutti e puoi arrivarci lavorando sodo e facendo tu stesso il primo passo.
Smetti di leggere articoli sui soldi facili perché la vera vittoria è esattamente l’opposto delle scorciatoie!