Business Online Imprenditoria

Contabilità: 7 domande che dovresti porti prima di scegliere il tuo regime

La contabilità è molto importante per attività di ogni genere in quanto permette di tenere sotto controllo lo stato corrente e lo sviluppo delle risorse della tua azienda.

L’Unione Europea sta cercando di armonizzare le leggi e garantire uniformità, tuttavia, le leggi nazionali rimangono importanti.

Molti Stati prevedono agevolazioni contabili per aziende di dimensione piccola o micro a seguito della direttiva 2009/49/CE.

Regimi contabili

Per poter decidere a che regime aderire è opportuno conoscere le diverse opzioni e le condizioni della propria attività.

Se le dimensioni dell’azienda sono ridotte, è possibile scegliere il regime di contabilità semplificato ma solo se si rispettano certi paramentri.

Questo è sicuramente il caso delle microimprese e di alcune aziende di piccole e medie dimensioni, mentre le altre devono rispettare i principi del sistema ordinario.

Per i professionisti le leggi sono diverse e il regime semplificato è di solito quello predefinito.

Queste semplificazioni hanno l’obiettivo di ridurre l’onere della contabilità sulle risorse disponibili.

Il team di Debitoor,il programma di fatturazione e contabilità in cloud, offre la risposta ad alcune domande.

Cosa sono le microimprese e che documenti devono presentare?

Le microimprese per definirsi tali devono soddisfare una serie di requisiti:

  1. Un massimo di 10 impiegati
  2. Stato patrimoniale non superiore a 350000 euro
  3. Il valore di beni o servizi coinvolti nelle transazioni non devono superare i 700000 euro

In generale, i vantaggi consistono in una riduzione di obblighi come ad esempio:

  1. Un numero ridotto di informazioni contenute nello stato patrimoniale riportate nel rapporto annuale
  2. Invio dei dati aziendali di dominio pubblico ad un solo ente che si occupa della pubblicazione
  3. Nessun calcolo dei ratei attivi (parte di entrate su spese o guadagni giù maturati ma legati ad operazioni di periodi successivi ma che deve essere in parte registrata anche nel periodo corrente) e risconti attivi (costi già pagati ma relativi a operazioni future). L’unica eccezione è rappresentata da alcuni tipi di acquisti.
  4. Stato patrimoniale e conto economico semplificati

Per le aziende piccole (massimo 50 impiegati), i documenti da presentare sono lo stato patrimoniale, il rapporto profitti e perdite e delle note.

Lettura correlata:
Guida definitiva per creare video corsi che vendono

Chi aderisce al regime ordinario?

Vi sono diverse categorie di imprese che rientrano nel regime ordinario:

  1. I contribuenti che superano il limite di ricavi ammessi per il regime semplificato ovvero un massimo di 400.000 euro per i servizi e di 700.000 euro per tutte le altre imprese. Questo ammontare deve essere determinato seguendo il principio di competenza che impone di registrare le operazioni nell’esercizio di competenza in cui gli effetti si manifestano indipendentemente dal momento in cui i costi o i ricavi si realizzano.
  2. Le società di capitali e simili secondo l’ art. 13, co. 1,D.P.R. 600/1973 e le attività che non hanno i requisiti necessari per operare sotto il regime semplificato.
  3. I soggetti che scelgono la contabilità ordinaria pur qualificandosi per quella semplificata. L’ art. 18 c. 6 del D.P.R. 600/73, infatti permette di cambiare regime fin dall’inizio unicamente presentando i documenti richiesti per gli aderenti e informare l’amministrazione finanziaria.

Quali sono i documenti che gli aderenti al regime ordinario devono presentare?

Ci sono una serie di documenti che i soggetti che seguono questo sistema devono gestire:

  1. gli inventari
  2. il libro giornale
  3. scritture ausiliarie in cui registrare i cambiamenti del reddito (libro mastro) e delle scorte di magazzino
  4. scritture ausiliarie di magazzino che integrino quelle annuali
  5. un elenco dei cespiti da ammortizzare
  6. i registri IVA
  7. libri sul diritto del lavoro e societario

Come si decide a che regime aderire se si hanno diverse attività?

Nel caso in cui la situazione non sia chiara è necessario effettuare un’analisi per stabilire in quale regime si rientra.

Le domande da porsi sono:

  • qual è l’attività prevalente?
  • quali sono i guadagni derivanti dall’attività prevalente?
  • i guadagni complessivi sono al di sotto dei 700.000 euro?

Se la risposta è si, puoi scegliere il regime semplificato altrimenti non hai i requisiti e devi optare per quello ordinario.

Valgono le stesse regole per i professionisti?

pc-table-business

Per i professionisti non esistono limiti per aderire al regime semplificato ma tutti sono automaticamente in questa categoria.

Tuttavia, per opzione è possibile adottare il regime ordinario con un comportamento concludente ovvero compilando tutti i documenti richiesti con la dichiarazione IVA nel quadro VO.

Lettura correlata:
11 modi per attivare gli utenti

Quali documenti deve conservare un professionista in contabilità semplificata?

I documenti da presentare secondo l’art.19 c. 1 e 2 D.P.R. 600/73 e l’art. 3 c. 1 D.P.R. 695/96 sono registri:

  1. IVA
  2. Previsti dalla normativa sul lavoro
  3. Di incassi e pagamenti che deve essere numerato e includere entro 60 giorni i compensi indicando:
  1. Ammontare lordo e ritenuta d’acconto
  2. Le informazioni del cliente
  3. I dati del documento emesso (fattura, parcella o nota di credito)
  4. Spese
  5. I beni strumentali suddivisi per categorie e anno di acquisizione

 

Quali sono i documenti da presentare per i professionisti in regime ordinario?

I documenti richiesti sono registri:

  1. come previsto dalle norme sul lavoro
  2. IVA
  3. Cronologici che contengono:
  1. Operazioni che influiscono sul reddito
  2. Operazioni finanziarie
  3. Il modo in cui i guadagni vengono impiegati

I beni ammortizzabili devono essere registrati sul registro IVA acquisti ai fini della dichiarazione dei redditi.

Imprese nell’Unione Europea

Infine, nel caso delle società quotate, l’Unione Europea richiede che vengano adottati i principi IFRS.

Si tratta di procedure più complesse per entità di natura più grande che includono molte volte diverse operazioni e attività.

Contabilità in breve

Gli obblighi contabili dipendono dalla natura dell’attività e il volume di guadagni.

Per le aziende di dimensioni piccole o micro i documenti sono generalmente semplificati e il valore del patrimonio e delle transazioni viene preso come punto di riferimento e requisito per le esenzioni.

La regola è quella di applicare il regime ordinario a meno che non esistano condizioni tali da classificare queste attività per un regime contabile speciale.

Per i professionisti invece, il regime di riferimento è quello semplificato a meno che i singoli soggetti non optino per quello ordinario.

L'autore del post

Laura Costabile

Laura Costabile

Laura ha 23 anni e vive a Copenhagen in Danimarca. Originaria del sud Italia, dopo essersi diplomata al liceo classico si è trasferita a Milano dove ha completato la laurea triennale in International Economics Management e Finance. Da 3 anni è a Copenaghen dove si appresta a finire la specialistica in International Business e allo stesso tempo lavora per Debitoor come assistente marketing e comunicazione per l’Italia.

Lascia un commento