Considerami pure come una di quelle persone ossessionate dalla comunicazione chiara, diretta ed efficace che cerca sempre di capire non solo in che modo le persone condividono i propri pensieri l’un l’altro, ma in che modo i grandi manager riescano ad avere ottimi risultati da un formidabile team grazie, appunto, alla comunicazione.
Se stai leggendo questo post, o vuol dire che sei anche tu un manager, o che sei parte del team o entrambe le cose.
Io ho passato entrambe le fasi, infatti dopo aver lavorato in un team che faceva capo a un manager, ho iniziato a gestire io stesso un team di nerd 🙂 . Nel mio attuale ruolo di ho anche dato supporto a dirigenti, ad altri manager e ai membri del team che ne avevano bisogno e ciò che ho potuto notare è stato che tutta la gestione del lavoro ruota attorno a sette grandi verità o regole d’oro.
Vediamole insieme.
Regola d’oro 1: tratta le persone con rispetto, sempre
Anche se sembra ovvio, rimarrai sorpreso dei tuoi risultati. È questo il primo passo di ogni manager: se ci sono persone che fanno rapporto a te per varie decisioni, vuol dire che la tua mansione ti rende responsabile sia per la loro produttività sul lavoro che per il contributo che danno per l’accrescimento della tua azienda, ma focalizziamoci sul fatto che dovrai trattare le persone con rispetto.
Oltre a essere il comportamento più giusto da utilizzare in qualsiasi situazione, quando tratti i membri del tuo team con rispetto, essi lo percepiranno e finiranno per apprezzarti di più.
Pensaci, in questo modo, saranno più propensi ad aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, di conseguenza lavoreranno sodo per te, essendo più produttivi e, cosa non meno importante, saranno al tuo fianco quando le cose si metteranno male… e si metteranno male sicuramente, bisogna solo sapere quando.
Pertanto, quando stai mettendo su un nuovo team, non puoi farti scappare grandi personalità che prima o poi potranno aiutarti: trattale con rispetto così avrai più probabilità che rimarranno con te anche in futuro.
Regola d’oro 2: incoraggiali a dissentire
Ebbene sì, è proprio così: incoraggia i membri del tuo team a dissentire apertamente con le tue idee.
Personalmente ho sempre cercato di assumere persone che pensassero a loro stesse, ma che avessero idee creative a cui io non avrei mai pensato e posso affermare con certezza che, nonostante questo tipo di persone la maggior parte delle volte crei dei problemi, averle al proprio fianco è un rischio che vale la pena correre.
Anche se spesso si tratta di personalità difficilmente digeribili, fanno comunque la differenza soprattutto nel momento in cui desideri espandere la tua società come meglio puoi.
In tutti i business più conosciuti ci sono persone creative e di un certo livello che devono necessariamente pensare al di fuori degli schemi per raggiungere determinati obiettivi: ecco ciò che ti serve, qualcuno che sia apertamente in disaccordo con te, che voglia provare cose nuove, con nuove idee e senza il timore di pensare che quelle stesse idee potrebbero non andare a buon fine.
Quindi, se vuoi avere un team che abbia le migliori idee in assoluto, devi far capire alle personalità che dirigi che sarai sempre al loro fianco, in particolar modo nel momento del bisogno.
Come manager, avrai sicuramente anche tu ottime idee da elargire agli altri, tuttavia se ti circondi delle migliori persone esistenti al mondo, sappi che ne avranno sempre di migliori. Personalmente ho sempre incoraggiato il mio team a combattere per le proprie idee se necessario.
Tutto questo porta a due grandi verità:
Le persone si sentono maggiormente motivate se vengono incoraggiate a perseguire le proprie idee, oltre al fatto che si sentiranno anche importanti in quanto presi in considerazione.
Io esigo le migliori idee, indipendentemente da dove vengano, perché niente mi rende più felice di vedere un membro del mio team che è entusiasta di avere nuove idee, che mi fa capire che sono anche migliori delle mie e che non vede l’ora di metterle in pratica per dimostrarmi che ho torto e io adoro avere torto, innanzitutto perché imparo nuove cose e poi perché vuol dire che mi sono circondato delle persone giuste.
Regola d’oro 3: prendi la tua decisione e vai avanti
Come manager, a fine giornata dovrai necessariamente prendere delle decisioni, quindi anche se incoraggio il mio team ad avere nuove idee e a battersi per metterle in pratica, a fine giornata sarò sempre io che dovrò valutare tutte le opzioni che mi troverò di fronte, ascoltare e assorbire le varie argomentazioni per poi trarre le fila di tutto.
Una volta deciso il da farsi, ne spiego al mio team la motivazione e poi vado avanti: ricorda che il “perché” delle tue decisioni è sempre molto importante, nel punto 4 lo spiegherò meglio.
I 3 tipi di difficoltà che incontrerai nel prendere una decisione:
- Quando mi trovo di fronte a una difficoltà e prendo una direzione che tutti appoggiano, vuol dire che non ho avuto problemi a prendere quella decisione.
- Quando invece mi trovo di fronte a una difficoltà e la direzione che prendo viene ostacolata da uno o alcuni membri del mio team, dovranno fare in modo che mi convincano che sto sbagliando, per cui li ascolterò e vedrò ciò che hanno da dire insieme alle motivazioni che presenteranno, ma se alla fine della discussione non sono riusciti a schiodarmi dalla mia posizione, andrò avanti per la mia strada.
- Quando mi trovo di fronte a una difficoltà e non so che strada prendere, non solo chiederò al mio team un consiglio, ma anche quanto sia importante per loro quel tipo di problema, anzi spesso glielo faccio valutare in una scala da 1 a 10, così se mi dicono “6, 7 oppure 8” vedrò di seguire il mio istinto, mentre se la valutazione vede un 9 o un 10, deciderò in base ai loro consigli.
Ricorda che come manager sarà di tua responsabilità pensare a cos’è più giusto per poi prendere la decisione chiave perché è questo il tuo lavoro e quando sei fermamente convinto che le ragioni o le idee esposte dal tuo team non siano abbastanza valide, vai avanti col tuo istinto e prendi la tua decisione, spiegane il motivo e vai avanti.
Una volta fatto, non sarà permesso nessun atteggiamento passivo-aggressivo: il tuo team dovrà ascoltare la tua decisione, seguirla e portarla a termine e, cosa più importante, trasmetterla come se fosse stata una loro idea.
Per lo meno è così che la penso io, in quanto detesto un atteggiamento passivo-aggressivo, non riesco neanche a gestirlo e non voglio averci a che fare, cosa che metto sempre in chiaro, perché se dovessi sentirne anche lontanamente l’odore, sono pronto a dire a quella persona che può benissimo andarsene, perché una volta ascoltate le sue idee e ragioni io posso essere d’accordo o meno, in ogni caso sta a me decidere e se non rientra nei suoi canoni, può alzare i tacchi e andar via.
Regola d’oro 4: dai sempre un “perché” al tuo team
La vecchia scuola del management recitava più o meno una cosa del genere:
chiedi a un impiegato di fare una cosa e se lui ti chiede perché tu rispondigli PERCHE’ HO DECISO COSI’ e vedrai che anche se con riluttanza porterà a termine il lavoro.
Ecco, questo potrebbe funzionare con i tuoi figli, anche se personalmente penso che sia un metodo poco producente per fare il genitore, ma chiudiamo qui la parentesi.
Col tuo team ti si ritorcerà sicuramente contro. In ogni business che si rispetti, tutti devono sentirsi parte della stessa famiglia e devono sapere che ogni loro idea va a contribuire alla crescita dell’azienda e al raggiungimento dei suoi obiettivi: devono capire che il loro lavoro conta, pertanto se sei fermamente convinto, come me, che i tuoi impiegati siano persone intelligenti le cui idee meritano rispetto, spiega sempre loro il perché delle tue decisioni e il perché domandi loro di fare un lavoro piuttosto che un altro.
Tra l’altro, spiegare il perché è utile anche a te, così non dovrai stare sempre dietro a ognuno di loro per controllare se svolgono bene la propria mansione: se fornisci loro una spiegazione di tutto, lavoreranno più serenamente ottimizzando tempo ed energie.
Regola d’oro 5: brevità
Probabilmente questa regola è un tantino egoista, ma dopotutto lo Stefan Des Group ruota totalmente attorno alla brevità, infatti limitiamo gli aggiornamenti dei progetti a 250 caratteri. Nel management e nelle comunicazioni, però, i vantaggi che ha la concisione sono veramente tanti.
Quando dai un incarico a un membro del tuo team, è fondamentale che la comunicazione sia chiara, giusto?
Dovranno esattamente capire cosa andranno a fare e perché e se ci impieghi troppo tempo per spiegarti vuol dire che tu stesso non ne hai ancora capito l’essenza fondamentale. Come manager sarà di tua responsabilità dire ciò, devi, con poche parole e con massima chiarezza, spiegare il tutto dando sempre al tuo team un background e un degno contesto, così da non far sorgere in loro dei dubbi.
Ora…fatto tutto questo, sarà compito loro spiegarti e aggiornarti l’andamento del progetto in maniera chiara ed efficace, quindi incoraggiali a prendersi del tempo per capire l’essenza di ciò che dovranno dirti tralasciando così tutte le informazioni superflue di cui non avrai sicuramente bisogno: dovranno investire il tempo, non perderlo.
La brevità nella comunicazione è fondamentale non solo per la velocità, ma anche per efficienza ed efficacia del messaggio. Nell’era odierna della comunicazione elettronica spesso si tende a confondere la brevità con l’essere bruschi e secchi: non è la stessa cosa.
Capita che vengano inviate, ad esempio, email “etichetta”, che sicuramente aiutano a risparmiare del tempo e vanno dritte al sodo, ma non è di questo che una società ha bisogno.
Regola d’oro 6: licenzia i piantagrane prima di subito
Perché ho inserito questo argomento fra le regole d’oro? Semplicemente perché se ti circonderai di persone del genere, perderai quelle importanti e di grande valore, l’ho provato sulla mia pelle.
Nella regola numero 2 ho spiegato che fra coloro che danno problemi ce ne sono alcuni che non bisogna farsi scappare perché aiutano a far progredire l’azienda, però c’è sempre quel gruppo di piantagrane che non solo è insopportabilmente inaccettabile, ma anche controproducente, falso che non fa altro che remare contro i tuoi obiettivi: licenzialo.
Probabilmente sono buone persone, ma nel campo del business decisamente non servono.
Ti assicuro che non rimpiangerai le tue azioni perché se sono cattivi elementi, indipendentemente dal loro talento, non andranno bene al tuo team e se vuoi saperla tutta, ne sono consapevoli, loro e tutto il resto della tua squadra, cosa che ti farà apparire debole agli occhi di tutti quelli che hanno creduto in te e che ora inizieranno ad avere delle riserve.
Regola d’oro 7: divertiti!
Finora, quindi, hai capito come la cosa più importante per il tuo team sia avere passione e motivazione al fine di avere idee ogni volta creative, perciò, a completare il tutto ora c’è il divertimento.
Non sto parlando di uscire a bersi qualcosa dopo il lavoro o fare pranzo insieme o di dare loro il 20% del tempo in più per avere altre idee bizzarre. Sto parlando del lavoro in sé per sé che fanno giorno dopo giorno, rendilo sempre divertente e interessante.
Devi sempre avere uno scopo, una missione da seguire e devi dare agli altri la libertà e il supporto di cui hanno bisogno per pensare fuori dagli schemi, ma cosa più importante, devi fare in modo che si sveglino al mattino con la stessa passione che ogni giorno li porta al lavoro, perché ovunque possono fare più soldi e raggiungere cariche più alte, ma ciò che dà loro la tua azienda è l’unicità.
Le migliori menti che hai a disposizione vorranno lavorare per qualcosa di speciale e unico al mondo, quindi fai in modo di realizzare questo loro desiderio. Spiega sempre il PERCHE’ e il COSA, poi lasciali liberi: lavoreranno con più dedizione, passione e divertimento. 😉