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13 consigli sul copywriting che ti aiuteranno a scalare la classifica nei motori di ricerca

Cercare di conformarsi ai ranking factor (o fattori di posizionamento) su Google sarebbe come cercare di lavorare per un capo che ti detesta: indipendentemente da quanto tu possa lavorare sodo per capire cosa voglia, non lo convincerai mai a pieno.

Così, ogni volta che pensi di aver finalmente trovato la chiave di tutto, Google cambia i suoi parametri senza rivelare i propri criteri.

Purtroppo, sarà difficile che Google riveli i propri segreti sui ranking factor, ma non disperare, perché potrebbe rivelarsi un vantaggio.

A ogni modo, non credi che sarebbe meglio studiare alcune strategie per ottimizzare il tuo contenuto in modo da incontrare gli attuali criteri di Google?

13 consigli per la stesura di un contenuto che scali la classifica nei motori di ricerca

 

1. Scrivi per persone reali e ottimizza per i robot

Siamo nel 2015, nessuno vuole leggere contenuti riguardanti SEO e motori di ricerca. Google preferisce contenuti più naturali alle ovvietà riguardanti la SEO.

Inoltre il tuo contenuto non incontrerà nessun ranking factor se non riceve conversioni, perciò focalizzati sulla tua audience targhetizzata fatta di persone reali e crea il tuo contenuto, aiutando però i robot (ovvero i motori di ricerca) a trovarlo.

2. Dimentica la keyword density una volta per tutte

La keyword density poteva andare bene fino a qualche anno fa, ma oggi non c’è nulla che faccia capire che Google preferisca una certa “densità di una parola chiave” piuttosto che un’altra, quindi è importante che tu utilizzi keyword rilevanti, ma con naturalezza, senza forzature perché inserirle dove non servono andrà a tuo svantaggio: rendi, dunque, più naturale e spontaneo possibile il tuo contenuto.

3. Utilizza related keyword, sinonimi e variazioni grammaticali

Sia Google che altri motori di ricerca utilizzano la LSI (Latent Semantic Indexing) per far combaciare i risultati della ricerca con le intenzioni della persona che la fa.

Attraverso sinonimi, related keyword e variazioni grammaticali è più semplice rendere il tuo contenuto più rilevante, eliminando così un eccessivo numero di parole chiave inserite forzatamente; questa “triade” è altresì efficace per targhetizzare il tuo contenuto in base alle diverse ricerche.

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4. Scrivi contenuti lunghi, di qualità e ricchi di dettagli

contenuti lunghi

I risultati che appaiono nella prima pagina di Google contengono in media degli articoli/post molto dettagliati con 2000 parole ciascuno, il che vuol dire che si preferiscono testi lunghi a quelli brevi e superficiali.

Pertanto, cerca di produrre dei contenuti che abbiano molti dettagli e analizzino nel migliore dei modi l’oggetto di cui parli, ma NON scriverli solo per “piacere” al motore di ricerca, piuttosto fallo per condividere le tue conoscenze con la tua audience.

5. Approfitta delle long tail

Il problema delle keyword “grasse e corpose” è che sono spesso in grande competizione per quanto riguarda il ranking, ecco perché in molti casi le ricerche più semplici sono quelle che vedono ad esempio “quanto dovrebbe essere lunga una landing page?” rispetto a “landing page”; questo perché, nonostante i risultati della ricerca siano minori, la qualità è molto alta, cosa che porta molte più conversioni.

6. Rispondi alle domande dei tuoi utenti

Se i tuoi utenti hanno delle domande sul tuo prodotto/servizio, molto probabilmente le scriveranno su Google, per cui fornisci dei contenuti che rispondano esaurientemente a quelle domande in modo tale che il tuo sito spicchi fra gli altri e venga visitato più facilmente.

Cerca di offrire le migliori risposte che puoi tentando di superare la concorrenza, così da spingere i lettori a comprare da te. Inoltre, rispondere alle domande è un ottimo modo di sfruttare le ricerche fatte tramite le long tail.

7. Metti in mostra il tuo contenuto così da essere condiviso più facilmente

La condivisione porta link e traffico e più il tuo contenuto viene condiviso, più apparirà rilevante e popolare agli occhi di Google, pertanto cerca in tutti i modi di farlo uscire dal guscio e di renderlo rilevante per forum, blog, influencer, newsletter, oltre a Facebook, LinkedIn, Twitter, Google+ e così via.

social network

8. Dai il meglio con Google+

Google+, che ha un ruolo ogni giorno più grande nella SEO, insieme all’inevitabile introduzione dell’Author Rank fa in modo che Google unisca i fattori del ranking agli autori, senza tener conto soltanto del sito.

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Pertanto costruisci il tuo profilo su G+, aggiungi il tuo markup, reclama la proprietà sul tuo contenuto e metti su AuthorRank, così da aumentare la tua autorità in ogni singolo contenuto che produrrai, indipendentemente da dove verrà pubblicato.

9. Tag title e snippet sono sempre i migliori

Il tuo tag title è la prima cosa che guarderà Google quando andrà a categorizzare la tua pagina e la sua combinazione con lo snippet (meta descrizione): è ciò che gli utenti vedranno nella SERP, quindi inserisci delle keyword senza alterare la naturalezza dei tuoi titoli e degli snippet e fai in modo che gli utenti ci clicchino, così più CTR riceverai dalla SERP, meglio è per il ranking del tuo contenuto.

10. Evita il sovraffollamento delle keyword

I recenti aggiornamenti mirano a eliminare quei contenuti non ritenuti soddisfacenti per la ricerca. In che modo?

Per farlo, Google tiene conto delle keyword e del loro numero, così se viene individuato un contenuto che straborda di parole chiave, anche e soprattutto, dove non servono, esso perderà alcuni posti nella classifica del motore di ricerca (in questo caso Google).

Perciò inserisci le keyword solo dove naturalmente apparirebbero e tieni sempre presente che stai scrivendo per esseri umani, non per Google.

11. Non ottimizzare eccessivamente il tuo Anchor text

Una volta, ottimizzare l’Anchor text per meglio combinarlo con le keyword era un’ottima tecnica per salire nel ranking, ma oggi, sfortunatamente, non è più così, anzi riceverai una sorta di penalità perché agli occhi di Google, starai manipolando il ranking, quindi un buon consiglio che ti do è quello di rendere tutto più naturale possibile, aggiungendo un semplice URL (ad esempio www.stefandes.com), il brand (ad es. Stefan Des) o una long tail (ad es. StefanDes.com ha tanti casi di studio interessanti a proposito della CRO).

12. Ricorda di inserire l’alt text nelle immagini

Le immagini sembrano avere un ruolo sempre più fondamentale tra i ranking factor di Google, perciò utilizza immagini rilevanti e originali senza dimenticare di inserire delle keyword nell’alt text, anzi ti consiglio di usare il tag title come alt text.

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In ogni caso, dovrà essere breve e saltare subito all’occhio in modo che sia più facile per Google “leggerlo”, inoltre ti consiglio anche di aggiungere una keyword nel nome dell’immagine.

13. Utilizza Google Suggest, Übersuggest.com e Google Trends per trovare ispirazione

Come ho già detto in uno dei consigli precedenti, utilizzare related keyword, sinonimi e variazioni grammaticali è un ottimo modo per rendere più rilevante il tuo contenuto: a tal fine, ti consiglio Google Suggest per trovare ulteriori keyword, Übersuggest per combinarle con altre e Google Trends per vedere i vari cambiamenti nelle ricerche.

Quali di questi consigli trovi più utile? Ne hai altri da aggiungere? Condividi le tue idee nei commenti qui sotto!

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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