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6 strategie per imparare a essere un buon ascoltatore

Udire è l’azione fisica che ci permette di riconoscere il suono, ma solo perché riesci a sentire, non vuol dire che tu stia realmente ascoltando. La mia insegnante delle elementari mi diceva spesso: “non mi stai ascoltando!” e non aveva torto, perché nessuno di noi la stava ascoltando.

Sentire è un processo fisico, mentre ascoltare è un processo mentale. Puoi disporre dei messaggi più belli, creati magnificamente, organizzati in maniera splendida, ma se nessuno li ascolta è inutile, capisci? Bene. Ora andiamo a vedere perché questa informazione è importante per una buona comunicazione e in che modo tu possa beneficiarne.

Molto probabilmente hai già sentito la frase “ascolto attivo”, ecco, in questa situazione ascolti qualcuno per poi ripetere ciò che hai capito a parole tue, come se stessi parafrasando. L’idea centrale è quella di creare una comprensione reciproca, in modo che non ci siano ambiguità a livello interpretativo.

Ricorda che questa comprensione reciproca è di fondamentale importanza se vuoi che la tua audience compia un’azione precisa: è la strategia più utilizzata nella comunicazione.

La vera magia nell’ascolto attivo risiede nella tua abilità di capire la conversazione dal punto di vista del tuo partner e nella tua volontà di investire il tuo tempo nell’ascoltare le loro storie; questo vuol dire stai ascoltando senza formulare già le tue risposte.

Tutti lo abbiamo fatto, specialmente nelle situazioni di dibattito o conflitto in cui ci si mette subito sulla difensiva. Tuttavia non è un comportamento sano, né produttivo, in quanto farlo sul lavoro demoralizzerà tutti quelli che ti circondano che ti guarderanno come se fossi molto più narcisista di quello che realmente sei.

Strategie per diventare un migliore ascoltatore

Se sei pronto a diventare un migliore ascoltatori, segui questa lista:

  1. Controlla il tuo ego. Non puoi realmente ascoltare se in una conversazione sei più preoccupato dei tuoi risultati personali piuttosto che crearne uno che possa soddisfare entrambe le parti.
  2. Smetti di pensare alle tue risposte. Se formuli le tue risposte in testa mentre l’altra persona sta parlando, vuol dire che non la stai ascoltando!
  3. Conosci i sentimenti. Quando ascolti, non devi sempre essere d’accordo con ciò che il tuo interlocutore dice o sente, perché un buon ascoltatore e un forte comunicatore sa che quei sentimenti sono stati ascoltati.
  4. Il linguaggio non verbale mostra coinvolgimento. Una piccola inclinazione del capo o del corpo, annuire, dire spesso “m-m” in senso di approvazione, mantenere contatto visivo… sono tutte cose che incoraggiano il coinvolgimento in una conversazione, oltre a essere indicatori di ascolto.
  5. Ammettere che non stavi ascoltando. O al massimo chiedi di ripetere. “Non ho capito bene, potresti ripetere?”: è sempre meglio avere un quadro generale chiaro invece di prendere decisioni su qualcosa senza avere tutti i pezzi del puzzle.
  6. Usa l’ascolto attivo. Assicurati di aver ascoltato ciò che la persona intendeva, così potrai evitare molti conflitti sul lavoro e il tuo team potrà lavorare in maniera più fluida se c’è comprensione bilaterale. Fallo e vedrai una notevole differenza nella produttività, nelle relazioni e nei risultati.
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L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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