Anche se spero il contrario, sono sicuro che non riuscirai ad amare ogni persona che incontri, anzi probabilmente ne odierai alcune, ma non devi farlo necessariamente; infatti uno studio indica che un piccolo cambiamento nell’approccio con le persone che non ti piacciono potrebbe alleviare molti dei sentimenti negativi.
La dottoressa Susan Krauss Whitbourne, che scrive sullo Psycology Today, ha esaminato uno studio condotto da un suo collega che vedeva come i nostri preconcetti e le nostre opinioni influenzassero il modo con cui giudichiamo gli altri.
Ne è emerso che quando si incontra qualcuno con cui si ha molto in comune, si tende a sforzarsi di più per entrarci in sintonia; l’opposto vale per le persone con cui non abbiamo molto in comune: ci sforzeremo di più per evitarle.
Quindi, cosa si può fare per rimediare a tutto questo? La dottoressa Whitbourne ce lo spiega:
Lo studio del mio collega Hamstra dimostra che prima ci sintonizziamo nella dimensione della nostra personalità che rappresenta una mancanza di adattamento col target del nostro disprezzo.
La persona che abbiamo di fronte probabilmente non è una cattiva persona, ma semplicemente qualcuno la cui personalità non combacia con la nostra. O sei un pessimista e questa persona è un’eterna ottimista o sei estroverso e rilassato, mentre l’altro è chiuso e riservato.
Hamstra ha anche dimostrato che più non c’è sintonia, più il nostro astio cresce nei confronti dell’altra persona, pertanto, riconoscere la natura soggettiva della nostra reazione nei confronti di chi non “ci piace” diventa il primo passo verso la ricerca di un punto in comune.
Parlare attraverso le nostre differenze, probabilmente in presenza di una terza persona, potrebbe essere d’aiuto sia a capire come essere in disaccordo che a formare il nostro yin nello yang dell’altro.
Non è detto che si diventi migliori amici, ma almeno possiamo imparare a rispettare l’altro e a lavorarci insieme affrontando le differenze.
Tutto ciò che serve è ammettere anche una piccola cosa: se puoi parlare delle tue differenze, puoi anche non odiarle.