Non fare questi 3 “errori tecnologici”

Interagire con i clienti è uno dei miei aspetti preferiti come imprenditore, perché per me è grandioso interagire con loro in conversazioni sul futuro delle loro attività. Trovare un appropriato atteggiamento mentale e le giuste tecnologie per aiutare gli altri a capire come si presenterà loro il futuro potrebbe rivelarsi l’esperienza più motivante che ogni business-man possa raggiungere.

Gli imprenditori tendono a essere dei consulenti affidabili, infatti anche le aziende più grandi fanno affidamento sui propri leader al fine di guidare l’attività al meglio e prendere le giuste decisioni.

Secondo la mia visione del business, questo vuol dire utilizzare le statistiche per capire come raccogliere e valutare i dati giusti che ti aiuteranno a trasformare le idee in processi.

In un contesto più ampio, io guido le persone a prendere delle decisioni sui rapidi cambiamenti nella tecnologia: in base al volere di un cliente di adottare nuovi metodi, ci potrebbero essere fasi di annebbiamento del cervello o di giramenti di testa.

Anche i leader più astuti e al passo coi tempi non riescono a rimanere in linea con ogni nuova soluzione che le app propongono perché il territorio della tecnologia è troppo vasto e allo stesso tempo, le aziende cercano di adattarsi. Tutto questo rende difficoltoso cercare il perfetto allineamento tra gli obiettivi dell’azienda e le migliori tecnologie che la andranno a supportare.

Personalmente ho imparato che mentre gli avanzamenti nelle statistiche si sono dimostrati fondamentali per i business, spesso le decisioni critiche vengono accantonate in un angolo.

Le aziende che cercano nuovi strumenti o applicazioni per le statistiche spesso cadono nel potenziale del termine alla moda, il che vuol dire provare delle tecnologie per cui l’azienda non è ancora pronta.

A volte le attività incorporano delle tecnologie che hanno avuto successo per altre imprese, ma che magari non sono fatte per un altro tipo di business o per la sfida che esso intende seguire.

Ecco tre classici errori che possono bloccare i leader di un business.

1. Il mio business ha bisogno di grandi dati

Ho sentito pronunciare questa frase dai miei clienti tutte le volte: ci chiamano per sapere in che modo possono trarre vantaggio dai grandi dati. Il fatto è che in realtà non ne hanno bisogno… ancora; il vero problema è che non vedono guadagni sufficienti dai dati già esistenti.

Quelle attività che cercano di trovare una motivazione per i propri problemi, dovrebbero prima focalizzarsi sui dati che già hanno, cercando di estrarre ogni tipo di soluzione prima ancora di pensare di raccogliere ulteriori informazioni.

Sì, i dati vengono creati con ogni click e interazione, non tutti hanno un valore all’interno del business. Pensa ai dati che potrebbero esserti utili, ad esempio, vuoi incrementare la fidelizzazione dei tuoi clienti, incrementare l’affidabilità o catturare più opportunità di vendita? Probabilmente vuoi fare tutto questo.

Accedi alla ricchezza dei dati che hai già nella tua organizzazione, perché potresti aver bisogno di aumentare ciò che sai sui dati grazie a nuove fonti; oppure, raccogli semplicemente i dati di cui hai bisogno.

2. Le statistiche possono rimpiazzare la leadership

Le statistiche rafforzano ogni settore del business, oltre a portare nuove idee in ogni area, dal settore logistico e operativo a quello delle vendite e del marketing ed è facile capire perché: le statistiche aiutano le persone a prendere decisioni migliori e mirate.

Le attività non dovrebbero però confondere le statistiche con un dogma: la leadership vuol dire tutto e le aziende che hanno una solida strategia, visione e leadership utilizzano le statistiche per informare tutte le aree del business, non per dare l’esempio.

I dati statistici possono aiutare a misurare, monitorare e predire e integrarli con delle iniziative mirate in altre aree del business può aiutarti a capire cos’è che funziona bene e cosa no.

Di nuovo, il fattore più critico per raggiungere il successo è la leadership, in quanto fornisce le fondamenta sulle quali si costruisce una cultura basata sui dati, così che l’azienda capisca quali dati prendere in considerazione.

3. L’automazione e l’AI stravolgeranno il mio business

Molte persone parlano dell’intelligenza artificiale (AI) come potenziale per rimpiazzare i lavoratori o eliminare la maggior parte della vigilanza in molte aree dell’azienda. Beh, è vero che determinati aspetti del business possono essere automatizzati, come i processi e alcuni compiti monotoni e banali, come quelli che richiedono calcoli o l’organizzazione di grandi quantità di dati.

Ad ogni modo i leader non possono aspettarsi che le statistiche, da sole, facciano miracoli, quindi le aziende non dovrebbero fare affidamento sull’automazione e l’AI per rimpiazzare tutte le qualità umane.

Oggi in media, circa il 90% delle statistiche viene condotta da menti umane e solo il 10% dalle macchine; tutto questo cambierà nel momento in cui daremo vita a una tecnologia che aiuterà le macchine a essere più intelligenti e nei prossimi 10 anni ci saranno delle macchine che faranno il 50% delle analisi per noi.

E’ importante capire che gli esperimenti con l’AI verranno condotti al di fuori di molti business, dove il costo di un errore è minore. Se il tuo intero modello è basato sugli algoritmi – come Netflix – potresti provare l’AI in più parti della tua attività.

Ad ogni modo, qualsiasi decisione che richiede un giudizio, una priorità, un ragionamento o degli effetti positivi e negativi, richiederà l’intelligenza umana fino a quando le macchine non saranno così intelligenti da gestire questo tipo di problemi.

Ognuno di questi tipici fraintendimenti offre una lezione fondamentale: solo perché esiste una tecnologia non vuol dire che sia la soluzione giusta per il tuo business, anzi dovrai considerare con attenzione ogni soluzione.

Dovrai valutare le sfide a cui la tua attività andrà incontro e gli obiettivi contro i risultati che una tecnologia o un’applicazione possono produrre. Imparare dagli errori è parte dell’essere un leader, quindi è evitando gli errori critici che riuscirai a procedere per il verso giusto.

Share
Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

Recent Posts

Inbound Marketing: come creare una strategia di successo + esempi

L’Inbound Marketing è un insieme di strategie molto diffuso per generare nuovi utenti. Si sa, ottenere nuovi lead è uno…

3 anni ago

Come fare Direct Email Marketing nel 2020 ( + esempi)

Il direct email marketing, è una strategia molto utilizzata ma che in tanti casi, viene confusa, nella forma e nell’utilizzo,…

4 anni ago

Come fare content marketing e vedere il tuo fatturato decollare

Il Content marketing è letteralmente il cuore di ogni strategia di marketing, specialmente se riferita al marketing online. Per questo…

4 anni ago

Funnel di vendita: la guida definitiva di DiventaUnMarketer

Il funnel di vendita è uno dei processi più importanti per chi ha un’attività online, vuole vederla crescere ed ottenere…

4 anni ago

Come vendere servizi online: la guida definitiva per aziende e professionisti

Sempre più spesso aziende e professionisti sono attratti dalla possibilità di vendere servizi online.  I motivi sono molteplici: da una…

4 anni ago

Entrate passive: cosa sono (e come funzionano)

Se hai aperto questo articolo, molto probabilmente è perchè stai cercando informazioni utili sulle entrate automatiche (o passive). Qui potrai…

4 anni ago

This website uses cookies.