Brand Management

Stai pensando di scrivere un libro? 5 cose che devi sapere

E’ vero che ogni persona ha dentro di se’ un libro che non aspetta altro che essere messo nero su bianco?

Quali sono i modi migliori per sfornare un libro che sia lungo quanto un manoscritto?
E una volta che hai scritto il tuo libro, come fare per pubblicarlo?

Com’è la situazione in giro?

Penso che la domanda scontata da cui partire sia, perchè scrivere un libro?

E’ un lavoro impegnativo, ci vuole molto tempo e c’è sempre il rischio, che aumenta giorno per giorno, che nessuno lo legga.

Le statistiche sono tremende. Più di un milione di libri vengono pubblicati solo negli Stati Uniti ogni anno. Di questi, due terzi sono auto finanziati.

I libri venduti poi sono sempre di meno, il picco e’ stato raggiunto nel 2007.

Il tuo testo pubblicato nel 2016 in media venderà meno di 250 copie all’anno, 3000 di meno nell’arco della sua vita che è sempre più breve dal momento che gli editori non lavorano più molto sulle opere arretrate come erano soliti fare.

Se pensi ad un libro come ad un prodotto che deve essere commercializzato per essere venduto allora la cosa è davvero stupida.

Perchè dovresti mettere sul mercato un milione di tipi di dentifricio ogni anno in concorrenza uno con l’altro e aspettarti di venderli tutti?

Se allo stesso modo pensi al tuo libro come un prodotto in corso per aggiudicarsi preziose ore di lettura da parte dei lettori, la cosa suona ugualmente stupida.

Più libri e meno vendite significa che gli editori hanno meno soldi da spendere nel marketing nel tentativo di raggiungere quei sempre piu rari lettori che spendono tempo sui libri.

Meno aiuto da parte degli editori significa che l’autore ha molto di più da fare da solo. Quindi, non solo devi scrivere il libro, devi anche trovare il modo di venderlo.

E come la gente verrà a sapere del tuo libro?

Probabilmente non lo vedranno, hai meno dell’1% di possibilità di fare in modo che il tuo libro venga tenuto nei magazzini delle librerie.

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Non voglio nemmeno calcolare le possibilità di vederlo esposto in libreria con la sua bella copertina.

Se non puoi più contare sugli editori e sulle librerie, a cosa ti porta tutto questo?

Devi lavorare sul marketing da solo

Ma ora sto andando fuori tema. Mi stavo inizialmente chiedendo chi scriverebbe un libro alla luce di tutti questi spaventosi dati.

In realtà penso che ci siano comunque delle buone ragioni per scrivere un libro. Eccole.

1. Per metterti in luce come esperto in un certo ambito

Nell’era della crescente specializzazione, e della quotidiana esplosione di conoscenza, gli esperti continuano ad avere prestigio e autorevolezza.

Quindi se vuoi essere il riferimento per il tuo settore hai bisogno di quel libro, specialmente se sei un consulente o qualcosa di simile che viene assunto per via della sua conoscenza, probabilmente avrai bisogno di un altro libro nel giro di pochi anni.

Ma preoccupiamoci del secondo libro più avanti.

2. Per diventare un professionista che parla in pubblico nel tuo settore

I personaggi famosi che parlano in pubblico, quelli pagati, hanno ancora bisogno di un libro a cui fare riferimento, su cui fondare il loro credo.

L ‘unica eccezione è data dallo status di celebrity dovuto a qualcosa di notevole che hai fatto. Se questo stato è abbastanza forte, le persone parleranno col tuo agente quando chiameranno.

Ma fai attenzione, lo status di celebrity dell’anno prima svanisce in fretta, prima avrai bisogno di quel famoso libro. Persino l’ex presidente Clinton ha dovuto scrivere dei libri per mantenere il suo status di personaggio pubblico.

3. Per soddisfare il tuo bisogno interiore di mettere le cose per iscritto

Chiamalo egocentrismo, magari “voglia di dare spiegazioni” o magari solo voglia di avere tracce concrete dei tuoi effimeri pensieri in questo mondo di dolore.

Ma sono arrivato a pensare che scrivere un libro per un’affermazione personale sia perfettamente una buona idea per cui scrivere.

4. Per creare un personaggio pubblico e un brand personale che ha succeso nel suo campo

Un tempo era la devozione a tenere insieme lavoratori e datore di lavoro.

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Ora la devozione ha fatto il suo tempo e hai bisogno di una certa acutezza per ottenere quella promozione o per fare quella furba mossa o per cambiare organizzazione.

Ho visto troppi ottimi lavoratori messi da parte per via della politica o per via di un improvviso cambio di rotta negli affari. Vengono lasciati nel limbo della carriera e rischiano di non tornare mai al punto in cui erano arrivati.

Un libro è il punto d’inizio di un brand personale e di un personaggio pubblico che ti farà essere ricercato.

5. Per creare dinamismo nel marketing

Ho visto diversi amici e clienti scrivere la loro strategia di marketing con un libro che li ha catapultati nel gruppo d’elite di consultenti aziendali o service provider.

Se rappresenti una piccola azienda, un libro può aiutarti a competere con i grandi player. Se lavori in un settore piuttosto affollato, un libro può aiutarti ad emergere. E così via.

Credo che tutte queste ragioni siano ottime ragioni per scrivere un libro.

Una combinazione di diverse ragioni rende un argomento ancora più convincente. Ognuna di queste ragioni ti suggerirà diverse strategie di marketing e ruoli per il tuo libro.

Questo è il motivo per cui è importante chiarire sin dal principio perché ne stai scrivendo uno.

E tu? Qual è il TUO motivo?

 

L'autore del post

Stefan Des

31 anni, Internet Marketer dal 2007, padre di una splendida bimba di 3 anni. Appassionato di tecniche di vendita, di marketing e di Kayaking. Conosciuto per i best seller della serie "Explosion" e per aver aiutato oltre 7000 imprenditori ed aziende ad aumentare i profitti dei loro Business Online.

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1 commento

  • Ciao Stefan, hai proprio ragione: scrivere un libro è utile per il personal branding. Penso che il segreto per scrivere un manuale formativo, o un libro didattico, come lo vuoi chiamare, sia mixare le informazioni e le esperienze che l’autore possiede con qualche aspetto della vita personale. Un po’ quello che ha fatto Ryan Levesque con il suo Ask (la lunga lettera alla madre) o Francesco Margherita con la sua passione del giardinaggio in SEOgardening. Dal punto di vista della struttura, invece, bisogna saper maneggiare bene le scene e le serie (quelle ripetizioni che consentono al lettore di “afferrare” i concetti, altro che quello che c’insegnavano a scuola, cioè che le ripetizioni sono il male assoluto ;-). Se ti interessa approfondire il discorso, ho scritto un post di 3000 parole sul mio sito.