Spesso, anzi, spessissimo accade che la scelta dell’hosting la affrontiamo nel momento sbagliato.
Ovvero dobbiamo iniziare il nostro Business online, e ci serve un sito ovviamente, e per iniziare a costruirlo (se sei in questa fase, dai un’occhiata a WordPress Warrior) ci serve un hosting, un computer in poche parole 🙂 che ospita le nostre pagine web.
E dove ricadrà mai la scelta iniziale??
Ovviamente su un hosting italiano! E purtroppo devo dire che nella maggior parte dei casi questa scelta risulterà errata, non perchè ci sono persone poco preparate, ma soprattutto perchè non permettono di esprimere il potenziale, di installare quello che ci serve per avere un sito che faccia andare avanti il nostro business.
Ma non voglio parlare male dei servizi italiani, io ho avuto tante delusioni (ma tante), però vedo ogni giorno che le aziende iniziano ad offrire servizi simili ad oltre oceano, dove acquisti un hosting, non un database alla volta (continua a leggere per capire di cosa sto parlando).
Per i novizi, iniziamo dalle basi.
Cos’è un hosting
Immagina di voler costruire una casa. Per farlo hai bisogno di un terreno. L’hosting è il terreno, mentre la casa ovviamente è il tuo sito.
Se non hai un terreno solido… beh sai cosa succede, quindi avere un hosting solido è veramente molto molto importante.
L’hosting non si acquista, anche se ormai si dice così, si affitta. e hai la possibilità di scegliere tra 3 principali tipologie (le altre non le cito, altrimenti entriamo troppo nel tecnico).
- Hosting condiviso
L’opzione più comune ed anche più economica. E’ una soluzione condivisa con altri utenti che risiedono sullo stesso server. Per iniziare va benissimo una soluzione del genere.
- Server virtuale
A dir la verità ci sono diverse tipologie di server virtuale ma lascio chi è esperto a spiegarti meglio se vuoi approfondire. Si tratta di un server non fisicamente solo tuo ma sempre condiviso, però la particolarità è che puoi gestirlo come se fosse un server tuo e basta, quindi non sei legato a eventuali attacchi hacker o eccessivo uso della memoria dei siti degli altri clienti dell’hosting.
- Server dedicato
Quando il tuo sito raggiunge numeri importanti in termini di traffico, questa è senz’altro la scelta migliore, è un server dove ci sei solo tu, con il tuo (o i tuoi) siti. La scelta ideale quando hai un Business ormai affermato, sia per sicurezza che per “reggere” la portata del sito.
Veniamo alla parte importante dell’articolo.
Come scegliere il giusto Hosting (7 consigli)
Ovviamente parleremo di hosting condivisi. Chi inizia deve assolutamente partire con una soluzione così, anche perchè non ha senso spendere fin da subito 100 euro al mese o più per un server dedicato.
1) Quantità bandwidth e disk space
Non tutti gli hosting, soprattutto oltreoceano specificano ogni tipo di limite. E questo è importantissimo.
Calcola che la moda degli ultimi anni è stata quella di impostare tutto “unlimited” quindi una opzione che ti libera da qualsiasi problematica legata alla crescita ma, ahimè questo non è del tutto vero. Ci sono sì delle caratteristiche illimitate ma che dipendono da altre che hanno dei limiti seppur molto alti e irraggiungibili all’inizio.
Ragioniamoci un attimo su. Se hai un sito web ed un blog che nel giro di un anno ospita 1000 articoli (cavolo quanto scrivi 🙂 ) caricando delle immagini in alta definizione avrai bisogno di quanto? 10 gb? 15 gb? Uhm non so, ma credo di aver sparato delle cifre altissime…
Quindi se l’hosting che hai adocchiato ti offre meno di questo spazio, probabilmente dovrai preoccuparti in un futuro abbastanza prossimo.
Per quanto riguarda il bandwidth è tutto correlato al traffico che ricevi e da quanto sono pesanti le pagine web del tuo sito, con 15 gb di bandwidth puoi dormire sogni tranquilli, se inizierai a generare 3000 visite al giorno, forse è il caso di pensare ad un server virtuale o dedicato, ma ripeto, dipende da tanti fattori.
Potresti restare su un hosting condiviso anche con numeri importanti se le tue pagine web sono leggere.
2) Scalabilità
La scalabilità è importantissima per preparare il terreno futuro. E se un giorno diventi famoso 😀 .
A parte gli scherzi, se il tuo sito diventa virale, o quasi… potresti aver necessità di un “upgrade” a distanza di poco tempo. E poi, non si tratta di diventare virali… basta che google indicizza bene un articolo del tuo blog, ti manda qualche migliaio di visite ed automaticamente sei esploso.
Quindi avere la possibilità di fare un upgrade semplicemente… pagando 🙂 e senza chiamare tecnici, spostare siti di qua e di là, essere offline per qualche giorno, ripristinare tutto con roba che magari non funziona più e richiamare il tecnico… insomma, un incubo!
Affidarsi ad un hosting che ti offre la possibilità di fare un upgrade quando lo necessiti è senz’altro la scelta che non ti farà cadere i capelli e che non richiederà di essere offline per un periodo che in alcuni casi si potrà trattare di poche ore, ma se trovi la persona sbagliata, potresti arrivare a perdere l’indicizzazione guadagnata con fatica su google.
3) Cpanel
In realtà questo consiglio si sarebbe dovuto chiamare SEMPLICITA’.
Infatti una delle cose più importanti è che oggi la tecnologia può permettere ad un neofita di gestire un sito, un hosting e addirittura un server senza essere un tecnico.
Com’è possibile? Grazie ai pannelli di controllo che ci offrono per gestire le varie funzionalità. Il più famoso è senz’altro il Cpanel.
Ci sono altri pannelli di controllo, tra cui Plesk che è forse la prima alternativa al Cpanel ma resta il fatto che la sua semplicità non ha eguali.
Quindi anche se forse i tecnici direbbero che mi sto sbilanciando troppo, Cpanel è un must. L’hosting che sceglierai deve offrirti la gestione tramite Cpanel.
Inoltre, la gestione con il Cpanel supporta davvero tanti servizi che possono esserti utili per gestire tutto con più semplicità e senza perdere tempo ad impazzire con temi tecnici.
4) Limiti nascosti
Aziende come Bluehost e tanti altri sono cresciute grazie alla loro filosofia “unlimited” ma ci sono delle limitazioni particolari che non vengono espressamente dette, come il numero di file ospitabili che se non sbaglio è di 400 mila.
Per carità, raramente si arriverà a queste cifre, ma se per qualche motivo vuoi affidarti a delle aziende più piccole, potresti ricevere una telefonata un giorno dicendo che hai bisogno di pagare un piano più costoso 🙁 .
5) Supporto
Ahahah, siamo arrivati alla nota dolente. Qui devo essere sincero, molti non sanno che non sempre le grandi aziende offrono il miglior supporto.
Può capitare che piccole aziende con pochi clienti riescono ad offrire il miglior supporto.
E questo può stravolgere la decisione della scelta dell’hosting. Se sei una persona che preferisce parlare a telefono di eventuali problemi sull’hosting (non farlo, tanto non serve a nulla, difficile risponderti su due piedi) forse dovresti pensare ad una soluzione italiana.
Se invece mastichi un pò l’inglese, assicurati che l’hosting abbia un buon supporto tecnico. Le persone di solito testato l’affidabilità contattandoli con delle domande pre-vendita.
Io però preferisco la chat. Se un hosting offre la chat di supporto 24 ore al giorno, allora dal mio punto di vista, hai fatto tombola.
6) Il tuo comportamento
Comportarti bene è forse il consiglio migliore che posso darti. Ti spiego.
Chi inizia un business online o comunque vuole almeno un sito vetrina, dovrebbe prendere delle precauzioni, se qualcosa va storto non è sempre colpa dei tecnici o degli hosting.
Oggi come oggi, si tende ad usare CMS come WordPress o Joomla per creare siti ma se non stiamo attenti ad aggiornarli continuamente, rischieremo di beccarci dei virus, di danneggiare altri clienti dell’hosting.
O ancora, quando facciamo i nostri esperimenti, cerchiamo di eliminare tutti i file che non ci servono più. Tenerli lì a marcire possono provocare consumi di memoria e di bandwidth indesiderati, con conseguenza telefonata per l’upgrade 🙂 .
Ed ancora, tenere password al sicuro è il metodo migliore per proteggersi da eventuali usi impropri da parte di cyber criminali.
Ed ora pensiamo un secondo agli indirizzi email. La cosa migliore è NON gestire la propria email sul proprio hosting perchè non solo consumerà l’energia del tuo piano hosting, ma non ti darà la possibilità di filtrare abbastanza lo SPAM, con conseguenti problemi legati alla sicurezza del PC.
La scelta migliore cade sempre sulle email gratuite che sono ben più avanti dei poveri client offerti dalle aziende di hosting.
Più che sulle email gratuite che hanno un pò tutte qualche difetto, sarebbe l’ideale usare GMAIL che è avanti anni luce rispetto agli altri ed inoltre, se per te è importante usare l’email con il tuo dominio, ti offre il pacchetto Enterprise a 40 euro l’anno.
In questo modo, usi sempre la tua email ma…. su Gmail 🙂
7) Separa domini ed hosting
Anche se ti può sembrare strano, se sei un imprenditore che pian piano inizia a creare progetti web e che comincia a registrare più di un dominio, la cosa migliore è usare un’azienda solo per i domini, ed una solo per l’hosting.
Il motivo è abbastanza semplice. Quando ti capiterà di dover cambiare hosting, qualora dovessi farlo (succede nonostante questa guida 🙂 ) non dovrai anche cambiare register dell’hosting, ma punterai semplicemente i domini sui nuovi server (tramite DNS).
Inoltre c’è da dire che quando registri un dominio con il tuo hosting, sarà senz’altro più costoso di un’azienda che si occupa solo di quello.
Conclusioni
La verità è che ci sono tantissime alternative super valide online per gestire questa faccenda e credimi non è facili scegliere in base ai feednack che troviamo in giro perchè ci sono così tante variabili da considerare che non sempre un cattivo feedback è fondato ed è possibile valutare l’azienda nel modo giusto.
Io stesso mi sono affidato tempo fa ad un’azienda che offriva server dedicati ma i feedback letti in giro sono risultati completamente falsi perchè in realtà non offriva alcun tipo di supporto.
Quindi si va bene affidarsi ai feedback ma non voltiamoci al primo negativo che leggiamo, perchè OGNI azienda ne ha qualcuno negativo, sempre. Valutiamoli attentamente.
Il mio consiglio per rischiare il meno possibile
Sinceramente non me la sento di dirti “questo è il migliore”. Non ci sono vincitori in questo mercato.
Posso solo trasmetterti la mia esperienza maturata non solo per me e le mie attività ma anche curando gli interessi di diverse aziende italiane.
Sono cliente Bluehost dal 2008 e detta sinceramente non ho MAI avuto un singolo problema che non fosse stato risolto nel giro di pochi minuti.
Bluehost offre tutto quello che ho citato in questo articolo. Offre un ottimo supporto anche via chat, ha diversi piani da cui partire (quello starter costa poco più di 50 dollari, ovvero 40 euro circa), non ti pone limiti particolari, ma se il tuo Business inizierà a crescere sarà l’ideale pian piano fare un upgrade alla volta, quindi magari passare dallo spendere 3 euro al mese allo spenderne 6, per poi arrivare gradualmente ad avere una presenza importante dove dovresti essere su server dedicato, che Bluehost ti offre a cifre molto concorrenziali.
Per ultima cosa, voglio ricordarti che per anni, alcune aziende italiane hanno marciato sugli “addons” ovvero sul farti diventare cliente con 2 euro l’anno e poi chiederti sempre più soldi per arrivare a spendere più di un hosting “unlimited” come Bluehost senza avere un adeguato supporto tecnico e tutte le funzionalità del sito correttamente funzionanti.
Mentre per la gestione dei domini, sono di parte, lo ammetto, ma la mia gestione è nettamente migliorata da quando uso NameCheap perchè la sua facilità nell’amministrare i domini senza alcuna complicazione e la sua velocità di esecuzione (oltre al live chat 😀 ) mi ha permesso di risparmiare tempo e bestemmie, usuali quando gestivo i DNS dei domini su noti provider italiani.
Se vuoi, fai pure le tue domande qui sotto nei commenti, ma tieni presente che io non sono un tecnico, non lo sarò mai e le risposte che ti darò saranno da “non tecnico” che in certi casi può essere un bene, oppure un male 😉 .
Salve, ho letto i suoi consigli.
Creo siti internet e offro hai miei clienti il servizio Hosting.
Attualmente ho un piano da reseller presso dei fornitori in svizzera e mi interesserebbe sapere se con VPS di bluehost posso aggiungere sotto utenti, così che io amministro i miei clienti ma che loro hanno anche gli accessi per entrare nel loro singolo account
Interessante soprattutto il consiglio sulla scalabilità. Dal mio punto di vista un server virtuale può spesso garantire la tranquillità in questo senso, perché consente un’allocazione di risorse diversificata in base alle necessità. Non si dovrebbe mai fare un ragionamento sulla solidità del server intendendola solo in termini generici di sicurezza e affidabilità. Sempre guardare il caso specifico!
Ciao stefan cosa ne pensa di hostgator?
Ciao Daniele,
l’ho usato anch’io in 3-4 occasioni e sinceramente preferisco il supporto di Bluehost.
Inoltre non mi piacciono i controlli “polizieschi” che ti fa Hostgator quando apri un nuovo account.
Io per ora sono su Godaddy.
Pensavo di passare a Siteground… lo hai mai utilizzato?
Per quanto riguarda Namecheap… purtroppo ora è Aruba
Complimenti per l’articolo, io invece vado controcorrente ;D L’hosting che hai citato è sicuramente uno dei migliori ma è straniero, io preferisco hosting italiano perlomeno con supporto in italiano, viene più facile capirsi in caso di bisogno ;D
Appunto, supporto italiano significa personale incompetente, soprattutto nelle aziende grosse.
Se la lingua è un problema, meglio affidarsi al piccolo e verificare che ci sia un supporto reattivo prima di acquistare.
Ciao, mi hanno consigliato l’hosting per wordpress ottimizzato di xlogic che utilizza la cache di litespeed, ma sono anche tentato da siteground che utilizza la cache di varnish, secondo te quale potrei acquistare? devo realizzare un negozio online con wordpress. Grazie.
Circa un’anno fà ho spostato i miei siti da aruba a siteground e ora li ho trasferiti su xlogic. Ti consiglio xlogic perchè i miei siti sono molto più veloci e costa decisamente meno, il che non guasta. Non ci sono paragoni, neanche con l’assistenza.
Ciao.