E’ stato uno dei più grandi problemi della recessione: i piccoli imprenditori non hanno potuto fare molte assunzioni, motivo per cui oggi si registrano meno richieste per i lavoratori.
Nello studio condotto in merito a ciò, più della metà degli imprenditori affermano di aver assunto nuovi lavoratori lo scorso anno, ma, a quanto pare, è stato assunto il 42% in meno del personale necessario.
Cosa vuol dire tutto questo? Sembra che ci troviamo davanti a un cambiamento.
Le attività stanno rispondendo al congelamento della recessione che man mano si sta sciogliendo, tuttavia gli imprenditori hanno ancora paura di impegnarsi nelle assunzioni.
Dopo aver chiesto ad alcuni di loro le motivazioni, l’80% ha risposto che il timore delle vendite non giustifica ulteriori assunzioni; il 70% poi, ha ammesso di avere problemi con gli stipendi.
In tutto questo c’è una nota positiva per i disoccupati: il 62% degli imprenditori intervistati afferma di non aver trovato delle persone qualificate per le posizioni che richiedono; invece più della metà era preoccupata anche per le spese sanitarie.
Qualunque sia la preoccupazione, rinviare le assunzioni potrebbe portare alle perdita di entrate in quanto le attività con meno risorse non sono necessariamente equipaggiate per catturare tutte le opportunità che si presentano loro.
Tuttavia, vi sono dei modi per aiutare questa situazione senza dover spendere una fortuna ed ecco sei idee a proposito:
Oggi ci sono migliaia di aziende che assumono in remoto per far fronte alla richiesta del mercato. L’organico della propria azienda incide nella qualità del tuo supporto clienti, nella qualità dei tuoi servizi e in questo periodo così difficile potrebbe essere un modo per portare avanti l’azienda senza “rischiare” l’assunzione di un dipendente.
Inoltre, ci sono tanti italiani e non all’estero che vedono questo problema come un’opportunità per assumere persone qualificate.
Poco tempo fa parlavo proprio con un mio collega emigrato a Boston, con una decina di remote worker, tutti in Italia 🙂 . Questo lo ha facilitato nello sviluppo della sua azienda permettendosi di pagare degli stipendi considerati “buoni” in Italia, ma bassi in USA.
Ti dico tutto questo perché anche nel mio team abbiamo notato quanto accaduto.
Per quanto sia vero che assumere personale sia veramente molto difficile oggi, questa difficoltà bisogna vederla come opportunità per portare in azienda persone qualificate e che, in un periodo migliore, avrebbero chiesto uno stipendio maggiore o scelto un tuo concorrente più quotato.
Agire in questa direzione non solo favorisce l’economia, ma fa in modo che la persona qualificata abbia ulteriore possibilità di crescita insieme all’azienda che ne trarrebbe beneficio per offrire stipendi magari più alti.
In conclusione, non prendere in considerazione solo il remote worker o soluzioni “tappa buchi” che sono comunque ideali per mandare avanti l’azienda in periodi di crisi, ma anche l’idea di poter investire in persone che, in momenti diversi avresti trovare difficoltà a trovare ed assumere.
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